Submitted by Saremo on 29 September, 2008 - 20:33.
Il Cajon è uno strumento musicale da annoverare tra le percussioni. Nasce in Perù nella cui lingua “cajon” significa letteralmente “cassetta”. Questo deriva essenzialmente dal fatto che le popolazioni indigene nelle prime versioni percuotevano proprio delle cassette della frutta per fare musica. Da allora il cajon è stato perfezionato: a oggi si presenta come un parallelepipedo di circa mezzo metro di altezza e trenta cm di profondità e larghezza. Il lato anteriore e posteriore si differenziano da quelli laterali; il primo infatti è più sottile e costituisce la superficie battente mentre il secondo ha un foro nel mezzo per consentire l’uscita del suono. All’interno è presente una cordiera costituita da corde di chitarra per variare il timbro dello strumento.
Lo strumento si presenta così:
Vediamo le fasi della costruzione. Il tutto è abbastanza semplice: basta costruire un parallelepipedo di legno e forarlo sul lato posteriore. All’epoca non feci foto ma sono convinto che riuscirete nell’intento anche senza il supporto visivo delle varie fasi. Tagliate delle dimensioni che volete le varie facce del cubo e usate colla vinilica per unirle ( la parte anteriore lasciatela aperta x adesso). Ricordatevi prima di incollare di disegnare una circonferenza sul lato posteriore e con un traforo da legno o con una fresa di fare il buco. Una volta uniti i pezzi vi manca solo la parte anteriore ( lato battente) per la quale va usato un compensato più sottile. Per farlo suonare con maggiore timbro viene messa una o più corde di chitarra sul lato anteriore. Le modalità sono diverse ma il concetto è sempre lo stesso: quando lo strumento verrà percosso il suono prodotto grazie alla corda che sbatte ricorderà quello di un rullante per batteria.
Provate varie combinazioni e cercate il sound che più vi aggrada. Il lato battente va attaccato con dei chiodini al resto delle struttura ma vi raccomando al fine di farlo vibrare in modo corretto la parte superiore deve rimanere aperta
Questo vi permetterà di creare un suono in queste zone molto secco ( se vogliamo tornare all’analogia della batteria questa è la sezione piatti )
Lo strumento può essere personalizzato in mille modi: a volte vengono aggiunti cassettini laterali con dei campanellini
Il meglio di sè lo strumento lo da se amplificato: mettete un microfono all’interno e uscite dalle casse durante un esibizione Unplugged, vi assicurò che il suono risultante non vi deluderà.
SOLUZIONE e VIDEO dimostrativo
Da allora il cajon è stato perfezionato: a oggi si presenta come un parallelepipedo di circa mezzo metro di altezza e trenta cm di profondità e larghezza. Il lato anteriore e posteriore si differenziano da quelli laterali; il primo infatti è più sottile e costituisce la superficie battente mentre il secondo ha un foro nel mezzo per consentire l’uscita del suono. All’interno è presente una cordiera costituita da corde di chitarra per variare il timbro dello strumento.
Lo strumento si presenta così:
Vediamo le fasi della costruzione. Il tutto è abbastanza semplice: basta costruire un parallelepipedo di legno e forarlo sul lato posteriore. All’epoca non feci foto ma sono convinto che riuscirete nell’intento anche senza il supporto visivo delle varie fasi.
Tagliate delle dimensioni che volete le varie facce del cubo e usate colla vinilica per unirle ( la parte anteriore lasciatela aperta x adesso). Ricordatevi prima di incollare di disegnare una circonferenza sul lato posteriore e con un traforo da legno o con una fresa di fare il buco.
Una volta uniti i pezzi vi manca solo la parte anteriore ( lato battente) per la quale va usato un compensato più sottile. Per farlo suonare con maggiore timbro viene messa una o più corde di chitarra sul lato anteriore. Le modalità sono diverse ma il concetto è sempre lo stesso: quando lo strumento verrà percosso il suono prodotto grazie alla corda che sbatte ricorderà quello di un rullante per batteria.
Provate varie combinazioni e cercate il sound che più vi aggrada.
Il lato battente va attaccato con dei chiodini al resto delle struttura ma vi raccomando al fine di farlo vibrare in modo corretto la parte superiore deve rimanere aperta
Questo vi permetterà di creare un suono in queste zone molto secco ( se vogliamo tornare all’analogia della batteria questa è la sezione piatti )
Lo strumento può essere personalizzato in mille modi: a volte vengono aggiunti cassettini laterali con dei campanellini
Il meglio di sè lo strumento lo da se amplificato: mettete un microfono all’interno e uscite dalle casse durante un esibizione Unplugged, vi assicurò che il suono risultante non vi deluderà.
ciao da saremo
Amministratore