A parte gli scherzi ..... mi sembra un personaggio delle illustrazioni del Dorè dell 'Inferno della Divina Commedia. Lui era il nostro "Virgilio" nei profondi abissi dell'Antro che ogni tanto, durante il cammino, si fermava ad estasiare il gruppo degli attoniti viandandi con frasi "sagge" e barzellette (neanche a farlo apposta, ne ha raccontata proprio una sul "Paradiso" che non sto qui a riportarvi per misericordia nei vostri confronti). Dovevate vedere la scena : tutto il gruppo fermo in uno slargo di uno stretto cunicolo in attesa che passasse un'altro gruppo, lui, il "narratore" che ad alta voce raccontava le avventure di "Luigi e Egidio nel Paradiso", la guida, basita, a bocca aperta ad osservare una scena che probabilmente non gli sarà mai capitata in tutta la sua carriera e con migliaia di turisti accompaganti nelle grotte, la gente dell'altro gruppo che passava guardando Egidio con gli occhi sbarrati. Probabilmente la voce di Egidio, nel silenzio totale delle cavità del cuore della Corchia (il nome della montagna), si sarà diffusa in tutti i 60 Km di cunicoli dell'Antro (pare ce ne siano altri 90 ancora da esplorare).
Ma, poi, "al fin, riuscì a riveder le stelle ??" o ce lo siamo dimenticato lì, in qualche sperduto incavo delle profondità della montagna ?.
Pare che circolino voci nell'ambiente speleologico internazionale che da una settimana, nell'Antro del Corchia, si aggiri uno spirito maligno che molesta i gruppi di speleologi che , ignari, si avventurano nei profondi e reconditi meandri della grotta terrorizzandoli con barzellette in dialetto camuno sparate a raffica.
L'unica loro salvezza è l'abbandono repentino della grotta o, come fanno i più audaci, riempirsi le orecchie con tappi di cera, alla moda di Ulisse.
Ma ve lo immaginate voi Egidio "vestito" da sirena che sguazza nei laghetti di acqua fossile guizzando tra una stalattite e l'altra e aggredendo di sorpresa i passanti con la frase : "Ghe la het chéla del vater d'or ?"
personaggio dantesco
MAMA ME' !! AL JAOL !!!!!
A parte gli scherzi ..... mi sembra un personaggio delle illustrazioni del Dorè dell 'Inferno della Divina Commedia.
Lui era il nostro "Virgilio" nei profondi abissi dell'Antro che ogni tanto, durante il cammino, si fermava ad estasiare il gruppo degli attoniti viandandi con frasi "sagge" e barzellette (neanche a farlo apposta, ne ha raccontata proprio una sul "Paradiso" che non sto qui a riportarvi per misericordia nei vostri confronti).
Dovevate vedere la scena : tutto il gruppo fermo in uno slargo di uno stretto cunicolo in attesa che passasse un'altro gruppo, lui, il "narratore" che ad alta voce raccontava le avventure di "Luigi e Egidio nel Paradiso", la guida, basita, a bocca aperta ad osservare una scena che probabilmente non gli sarà mai capitata in tutta la sua carriera e con migliaia di turisti accompaganti nelle grotte, la gente dell'altro gruppo che passava guardando Egidio con gli occhi sbarrati.
Probabilmente la voce di Egidio, nel silenzio totale delle cavità del cuore della Corchia (il nome della montagna), si sarà diffusa in tutti i 60 Km di cunicoli dell'Antro (pare ce ne siano altri 90 ancora da esplorare).
Ma, poi, "al fin, riuscì a riveder le stelle ??" o ce lo siamo dimenticato lì, in qualche sperduto incavo delle profondità della montagna ?.
Pare che circolino voci nell'ambiente speleologico internazionale che da una settimana, nell'Antro del Corchia, si aggiri uno spirito maligno che molesta i gruppi di speleologi che , ignari, si avventurano nei profondi e reconditi meandri della grotta terrorizzandoli con barzellette in dialetto camuno sparate a raffica.
L'unica loro salvezza è l'abbandono repentino della grotta o, come fanno i più audaci, riempirsi le orecchie con tappi di cera, alla moda di Ulisse.
Ma ve lo immaginate voi Egidio "vestito" da sirena che sguazza nei laghetti di acqua fossile guizzando tra una stalattite e l'altra e aggredendo di sorpresa i passanti con la frase : "Ghe la het chéla del vater d'or ?"
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