Per quanto riguardo le estrazioni del lotto sono facilmente riconducibili ad un modello matematico senza temere di trascurare alcuna variabile ( a meno di imbrogli )...
Per quasi tutti gli altri modelli essi in quanto tali sono ideali non rispecchieranno mai la realta' ma bensi' cercando di discostarsene al minimo la razionalizzano. Per fare questo e' necessario trascurare alcune variabili ritenute non significative... il bello ed il difficile e' proprio valutare quanto queste possono incidere, inoltre bisogna tener presente che muovendosi nel campo probabilistico si va ad indicare lo scenario piu' probabile che poi non e' necesariamente quello che si avvera ( nessuno ha il futuro in mano ).Queste valutazioni rientrano nel campo del calcolo numerico e rispettiva analisi. Significativa delle difficolta' che si riscontrano in questo campo e' la teoria del Caos, meglio nota tramite la battuta: un battito d'ali di farfalla in Brasile puo' causare un uragano in Texas; ossia un evento apparentemente e logicamente insignificante puo' essere alla base di fenomi cosiddetti imprevedibili.
Per quanto riguarda il problema delle assicurazioni probabilmente, anche per ragioni economiche, posso ipotizzare ( ma la mia e' una mera supposizione ) che si tenga conto anche dell'eta' e dunque dello scemare dei riflessi ( e' logico che un ottantenne ha riflessi piu' lenti di un ventenne ).
Il campo probabilistico e statistico e' quello che mostra piu' sviluppi e maggiori possibilita' di ricerca negli ultimi anni essendo anche una branca della matematica piuttosto recente. Tuttavia nessuno avra' mai la palla di vetro, soprattutto in Italia dove basta guardare il fallimento degli exit poll per capire che anche se il modello e' buono lo si puo' ingannare dicendo il falso.
Modelli matematici
Per quanto riguardo le estrazioni del lotto sono facilmente riconducibili ad un modello matematico senza temere di trascurare alcuna variabile ( a meno di imbrogli )...
Per quasi tutti gli altri modelli essi in quanto tali sono ideali non rispecchieranno mai la realta' ma bensi' cercando di discostarsene al minimo la razionalizzano. Per fare questo e' necessario trascurare alcune variabili ritenute non significative... il bello ed il difficile e' proprio valutare quanto queste possono incidere, inoltre bisogna tener presente che muovendosi nel campo probabilistico si va ad indicare lo scenario piu' probabile che poi non e' necesariamente quello che si avvera ( nessuno ha il futuro in mano ).Queste valutazioni rientrano nel campo del calcolo numerico e rispettiva analisi. Significativa delle difficolta' che si riscontrano in questo campo e' la teoria del Caos, meglio nota tramite la battuta: un battito d'ali di farfalla in Brasile puo' causare un uragano in Texas; ossia un evento apparentemente e logicamente insignificante puo' essere alla base di fenomi cosiddetti imprevedibili.
Per quanto riguarda il problema delle assicurazioni probabilmente, anche per ragioni economiche, posso ipotizzare ( ma la mia e' una mera supposizione ) che si tenga conto anche dell'eta' e dunque dello scemare dei riflessi ( e' logico che un ottantenne ha riflessi piu' lenti di un ventenne ).
Il campo probabilistico e statistico e' quello che mostra piu' sviluppi e maggiori possibilita' di ricerca negli ultimi anni essendo anche una branca della matematica piuttosto recente. Tuttavia nessuno avra' mai la palla di vetro, soprattutto in Italia dove basta guardare il fallimento degli exit poll per capire che anche se il modello e' buono lo si puo' ingannare dicendo il falso.