Io ci sono stato, anche se solo il pomeriggio. Ho visto e sentito dei giovanissimi fantastici. Delle bande giovanili da 60 elementi che suonavano benissimo. Buonissima tecnica, ottime esecuzioni con brani di elevate difficoltà. Se noi ci immaginiamo come bande giovanili solo il gruppetto di 15 bambini che cercano a stento di far uscire una nota dallo strumento, beh , a Costa Volpino si può ribaltare la propria errata concezione. Ho sentito 10 clarinetti suonare all'unisono (tutti e dieci suonavano ve lo garantisco) la stessa nota senza un minimo di sbavatura di suono e intonazione, bravissimi percussionisti, entrate perfette, nessun tentennamento, precisione e decisione, molta preparazione tecnica. Ho visto molta attenzione verso la direzione del maestro e serietà. Fuori dalla sala delle esecuzioni ho visto molta gioia ed entusiasmo tra i ragazzi. Ho parlato con alcuni di loro e ho percepito nelle loro parole le stesse sensazioni di quel misto di eccitazione, timore, orgoglio, determinazione tipici dei momenti prima di una esibizione difronte ad una giuria, che una volta eravamo capaci di sentire anche noi. Grandi, grandissimi ragazzi. Sono uscito dal palazzetto di Costa Volpino con l'animo sereno, con il cuore sollevato. Orami sono molti i bravi Maestri che hanno le idee chiare sulla strada che le bande italiane devono seguire, e sanno come fare a far partire col piede giusto i loro allievi, le nuove future generazioni di bandisti. Saranno sempre di più le bande che suoneranno, non bene, ma benissimo fra qualche anno. E' da queste manifestazioni che si può capire che il mondo e la musica bandistica ha di fronte a se un futuro roseo. Un grazie di cuore a tutti questi bravi Maestri, agli amici di Costa Volpino che da 10 anni credono che questa sia la strada giusta per il futuro, al loro impegno per i più giovani. E naturalmente un grazie a tutti i giovani musicanti che hanno partecipato e a tutta la loro voglia di suonare insieme. Gli auguro che non si stanchino mai, come purtroppo, invece vedo succedere a molti ragazzi che mi stanno intorno.
hai ragione
Io ci sono stato, anche se solo il pomeriggio.
Ho visto e sentito dei giovanissimi fantastici.
Delle bande giovanili da 60 elementi che suonavano benissimo.
Buonissima tecnica, ottime esecuzioni con brani di elevate difficoltà.
Se noi ci immaginiamo come bande giovanili solo il gruppetto di 15 bambini che cercano a stento di far uscire una nota dallo strumento, beh , a Costa Volpino si può ribaltare la propria errata concezione.
Ho sentito 10 clarinetti suonare all'unisono (tutti e dieci suonavano ve lo garantisco) la stessa nota senza un minimo di sbavatura di suono e intonazione, bravissimi percussionisti, entrate perfette, nessun tentennamento, precisione e decisione, molta preparazione tecnica.
Ho visto molta attenzione verso la direzione del maestro e serietà.
Fuori dalla sala delle esecuzioni ho visto molta gioia ed entusiasmo tra i ragazzi.
Ho parlato con alcuni di loro e ho percepito nelle loro parole le stesse sensazioni di quel misto di eccitazione, timore, orgoglio, determinazione tipici dei momenti prima di una esibizione difronte ad una giuria, che una volta eravamo capaci di sentire anche noi.
Grandi, grandissimi ragazzi.
Sono uscito dal palazzetto di Costa Volpino con l'animo sereno, con il cuore sollevato.
Orami sono molti i bravi Maestri che hanno le idee chiare sulla strada che le bande italiane devono seguire, e sanno come fare a far partire col piede giusto i loro allievi, le nuove future generazioni di bandisti.
Saranno sempre di più le bande che suoneranno, non bene, ma benissimo fra qualche anno.
E' da queste manifestazioni che si può capire che il mondo e la musica bandistica ha di fronte a se un futuro roseo.
Un grazie di cuore a tutti questi bravi Maestri, agli amici di Costa Volpino che da 10 anni credono che questa sia la strada giusta per il futuro, al loro impegno per i più giovani.
E naturalmente un grazie a tutti i giovani musicanti che hanno partecipato e a tutta la loro voglia di suonare insieme.
Gli auguro che non si stanchino mai, come purtroppo, invece vedo succedere a molti ragazzi che mi stanno intorno.