Submitted by Fiorenzo79 on 20 March, 2007 - 02:37.
Prendo spunto dall'argomento del mese, per fare qualche riflessione sulla famigerata commissione artistica, argomento di discussione fin dai tempi preistorici della banda. La prima domanda che mi pongo è: perchè è stata prevista nello statuto solamente come metodo per risolvere problemi eccezionali e al contrario non è previsto che i musicanti partecipino attraverso un organo apposito alle scelte musicali? Perchè i nostri predecessori che hanno steso la versione attuale dello satuto hanno ritenuto che un aspetto così importante della vita della banda (anzi, il più importante visto che siamo un'associazione musicale), non hanno introdotto un metodo democratico quale appunto una commissione artistica che si occupasse in modo permanente di collaborare con il maestro nella scelta dei brani e di altri aspetti prettamente musicali? Non potrebbe essere negativo e ripercuotersi sui risultati avere una commissione artistica composta da persone poco competenti, rispetto ad affidarsi a dei maestri qualificati e competenti in materia? E' giusto limitare la libertà di scelta del maestro, per definizione appunto competente in materia, per una maggiore democraticità?
Fin qui alcuni aspetti “critici” della commissione artistica, quali potrebbero invece essere i vantaggi? Un aspetto importante, a mio avviso, potrebbe essere quello di avvicinare maggiormente la tipologia musicale eseguita alle aspettative di ogni musicante, che forse si sentirebbe più coinvolto, più gratificato dalle musiche che esegue. L'idea è che se la gente si diverte di più a suonare, perchè suona ciò che gli piace, viene in banda più volentieri, partecipa più assiduamente. Va però ammesso che nella nostra banda la varietà non è mai mancata, abbiamo eseguito anche partiture che si potrebbero definire quantomeno insolite. Un altro aspetto positivo, indubbiamente, sarebbe che i musicanti si sentirebbero meno “sottomessi” e “costretti ad accettare le scelte del maestro”, più coinvolti nelle scelte, se non direttamente, attraverso il voto che servirebbe a delegare altri a rappresentarli. Anche qui, onor del merito al nostro maestro, va ribadito che molti pezzi suonati potevano ampliamente incontrare i gusti musicali più comuni.
Qualora si ritenesse opportuno e positivo costituire la commissione, a mio parere e anche a detta di altri, diversa da quella prevista nello statuto, quali compiti dovrebbe avere? Sarebbe sufficiente che essa si limitasse alla scelta del repertorio da eseguire, in accordo con il maestro, oppure sarebbe giusto si dedicasse anche ad altri aspetti quali, per esempio, curare il livello musicale più in generale? Potrebbe essere compito della commissione artistica quello di valutare eventuali carenze, proporre al consiglio direttivo di adottare delle misure volte a migliorare il livello generale di esecuzione, concordare con il direttore il metodo didattico per lo svolgimento delle prove? Curare i corsi di orientamente musicale nella formazione degli allievi più giovani che saranno la prossima generazione della banda cittadina?
Il mio auspicio riguardo all'argoento era che ci fosse un dibattito un po' più vivo, vista l'importanza dell'argomento stesso; era auspicabile che gli interventi coinvolgessero qualche persona in più, ma siamo ancora a tempo. Va comunque ammesso che non c'è stata una sommossa di bandisti che hanno intasato il sito urlando “vogliamo la commissione artistica”. E' anche vero che di questi tempi molte cose vengono prese senza discutere, se non sconquassano troppo il quieto vivere delle persone (nota polemica!).
SPUNTI DI RIFLESSIONE SULLA COMMISSIONE ARTISTICA
Prendo spunto dall'argomento del mese, per fare qualche riflessione sulla famigerata commissione artistica, argomento di discussione fin dai tempi preistorici della banda. La prima domanda che mi pongo è: perchè è stata prevista nello statuto solamente come metodo per risolvere problemi eccezionali e al contrario non è previsto che i musicanti partecipino attraverso un organo apposito alle scelte musicali? Perchè i nostri predecessori che hanno steso la versione attuale dello satuto hanno ritenuto che un aspetto così importante della vita della banda (anzi, il più importante visto che siamo un'associazione musicale), non hanno introdotto un metodo democratico quale appunto una commissione artistica che si occupasse in modo permanente di collaborare con il maestro nella scelta dei brani e di altri aspetti prettamente musicali? Non potrebbe essere negativo e ripercuotersi sui risultati avere una commissione artistica composta da persone poco competenti, rispetto ad affidarsi a dei maestri qualificati e competenti in materia? E' giusto limitare la libertà di scelta del maestro, per definizione appunto competente in materia, per una maggiore democraticità?
Fin qui alcuni aspetti “critici” della commissione artistica, quali potrebbero invece essere i vantaggi? Un aspetto importante, a mio avviso, potrebbe essere quello di avvicinare maggiormente la tipologia musicale eseguita alle aspettative di ogni musicante, che forse si sentirebbe più coinvolto, più gratificato dalle musiche che esegue. L'idea è che se la gente si diverte di più a suonare, perchè suona ciò che gli piace, viene in banda più volentieri, partecipa più assiduamente. Va però ammesso che nella nostra banda la varietà non è mai mancata, abbiamo eseguito anche partiture che si potrebbero definire quantomeno insolite. Un altro aspetto positivo, indubbiamente, sarebbe che i musicanti si sentirebbero meno “sottomessi” e “costretti ad accettare le scelte del maestro”, più coinvolti nelle scelte, se non direttamente, attraverso il voto che servirebbe a delegare altri a rappresentarli. Anche qui, onor del merito al nostro maestro, va ribadito che molti pezzi suonati potevano ampliamente incontrare i gusti musicali più comuni.
Qualora si ritenesse opportuno e positivo costituire la commissione, a mio parere e anche a detta di altri, diversa da quella prevista nello statuto, quali compiti dovrebbe avere? Sarebbe sufficiente che essa si limitasse alla scelta del repertorio da eseguire, in accordo con il maestro, oppure sarebbe giusto si dedicasse anche ad altri aspetti quali, per esempio, curare il livello musicale più in generale? Potrebbe essere compito della commissione artistica quello di valutare eventuali carenze, proporre al consiglio direttivo di adottare delle misure volte a migliorare il livello generale di esecuzione, concordare con il direttore il metodo didattico per lo svolgimento delle prove? Curare i corsi di orientamente musicale nella formazione degli allievi più giovani che saranno la prossima generazione della banda cittadina?
Il mio auspicio riguardo all'argoento era che ci fosse un dibattito un po' più vivo, vista l'importanza dell'argomento stesso; era auspicabile che gli interventi coinvolgessero qualche persona in più, ma siamo ancora a tempo. Va comunque ammesso che non c'è stata una sommossa di bandisti che hanno intasato il sito urlando “vogliamo la commissione artistica”. E' anche vero che di questi tempi molte cose vengono prese senza discutere, se non sconquassano troppo il quieto vivere delle persone (nota polemica!).