La Banda Cittadina di Darfo B.T. e il Corpo Musicale Parrocchiale di Casazza hanno organizzato per le loro bande giovanili, una nuova esperienza di crescita collettiva e non solo musicale: nei giorni 31 agosto, 1-2 settembre 2012 si è tenuto a Villa di Lozio il primo Campus delle due bande giovanili. Ecco le impressioni di una giovane partecipante: Il campus che ha occupato 3 giorni della nostra impegnata estate è stato sicuramente motivo di crescita non solo dal punto di vista musicale, ma anche e soprattutto dal punto di vista umano per noi ragazzi della “giovanile”. La musica ha accompagnato la nostra permanenza, una musica che non era solo nostra, una musica che abbiamo condiviso con gli amici di Casazza. Il conoscerli ci ha permesso di creare un qualcosa di Nostro, e con nostro voglio intendere che era un qualcosa di condiviso, non c’era un ‘’loro’’ e un ‘’noi’’, era un insieme, un’unità riscontrata non solo sullo spartito, ma anche nella vita di campo. Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci e apprezzare il valore dell’amicizia dietro a uno spartito, abbiamo colto la vicinanza tra ciò che suonavamo e ciò che, una volta chiusa la custodia dei nostri strumenti, vivevamo. Perché in fondo non è difficile pensare che ognuno di noi sia come una nota su quel pentagramma, che poi in fin dei conti è il nostro mondo; pensare che in qualche modo ognuno di noi sia indispensabile per la composizione di una melodia perfetta, avere la coscienza che rispettare il nostro valore sia necessario e non scoraggiarci di fronte alla nostra, così apparente, insignificanza perché, come ancora una volta la musica ci insegna, sono spesso tante note vicine, anche di poco valore, a fare sì che una melodia abbia il suo perché. Ogni nostro spartito nascondeva quei pensieri segreti che ogni giorno venivano regalati al vento che, meravigliato, trasportava quelle dolci note divertendosi a inzupparle con tutta l’acqua che, probabilmente incantata anche lei dalla nostra musica, non ci mai lasciato. Questa bellissima esperienza è stata permessa certamente dai nostri maestri, che oltre ad averci fatto migliorare musicalmente parlando, ci hanno fatto divertire con giochi divertenti! Spero in una avventura simile anche per l’anno prossimo!
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Silvia Pedersoli