02 Maestri non si nasce ...

Vi siete mai chiesti cosa si debba fare per diventare maestri di Banda? Ebbene, bisogna studiare, e partecipare a corsi, organizzati ogni anno da varie associazioni musicali. Tali corsi prevedono, oltre ad una parte teorica, una serie di prove “sul campo”. Gli aspiranti futuri maestri, infatti, hanno la possibilità di mettere in pratica gli insegnamenti provando a dirigere una banda musicale. E, ogni anno, ci sono bande musicali che si mettono a disposizione per essere dirette dai maestri partecipanti al corso. Quest’anno anche la banda di Darfo ha voluto provare questa esperienza. Ecco le impressioni di una nostra musicante. “E chi è questo?”, mi viene da pensare mentre vedo avvicinarsi al posto di direzione un ragazzo con gli occhiali invece del nostro solito, corpulento Vittorio Alberti. “Ah certo, c’è il corso per maestri di banda!!!”, mi dico. Sì, perché ci siamo iscritti come “cavie” a questo corso, saremo diretti da giovani direttori principianti, e dovremo pure seguirli, eseguire i loro suggerimenti, ascoltare le loro osservazioni. Praticamente un incubo, per la “anarchica” ed un po’ ribelle Banda di Darfo… Ecco, cominciamo. Dai, non siamo male! Stiamo anche zitti e attenti. I maestri sembrano quasi contenti di noi, ci ringraziano per la collaborazione, sono indubbiamente più spaventati di noi. Fanno tenerezza: non solo sono lì, soli, davanti a 50 sconosciuti… Non solo hanno i loro bei grattacapi per spiegarci come eseguire le partiture, ma devono a loro volta stare attenti ai suggerimenti del Maestro Salvini… E lui sì che è severo!!! Le prove si susseguono, una al mese circa. Dei maestri cominciamo a conoscere le caratteristiche, i punti di forza e le debolezze, e loro di noi. Insomma, stiamo crescendo, tutti. Miglioriamo, direi. E’ la sera del concerto finale, la chiesa di Montecchio è piena. Siamo tutti molto tesi, il Maestro Salvini dà gli ultimi consigli, e così il nostro Vittorio Alberti. In fondo siamo anche noi sotto esame. Le partiture si susseguono, tutto fila per il meglio. Siamo arrivati alla fine, il pubblico applaude, finalmente tutti sorridono, rilassati. E’ stato un successo, un vero successo. Per i giovani direttori, ma anche per la banda di Darfo: siamo cresciuti, abbiamo imparato tanto, anche e soprattutto su noi stessi. Bella esperienza. Insomma, che facciamo? Ci iscriviamo anche l’anno prossimo?

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Paola Galli