06 Cosa significa OMAVV ?

Letteralmente questa sigla non è altro che l’unione delle iniziali di un progetto da tempo nelle menti di alcuni bandisti: l’Orchestra Modulare a Volume Variabile; ovvero un gruppetto autogestito di musicanti in grado di mutare il proprio assetto (sia in termini di organico che di repertorio) in base alle occasioni in cui è chiamato ad esibirsi. Nello specifico, “Modulare” sta ad indicare che è una realtà aperta a tutti e questo porta alla possibilità di mutare la propria struttura da un’esibizione all’altra; è richiesta solamente una partecipazione costante nel periodo antecedente ogni evento prefissato in modo da poter valutare al meglio le proprie capacità ed i pezzi da preparare. Il “Volume” è “Variabile” sia in base al numero di elementi, che alla possibilità di essere amplificati e di suonare congiuntamente con strumenti come tastiere, chitarra e basso elettrico. Nella pratica O.M.A.V.V. altro non è che un insieme di amici che quest’estate ha deciso di continuare a suonare anche durante il mese di ferie della nostra Banda, trovandosi una sera a settimana per fare “4 note” in compagnia in modo da non perdere l’allenamento.
Dopo qualche prova di rodaggio sono iniziati ad arrivare i primi risultati di insieme e si è notato un miglioramento generale; tutto questo ci ha portati a continuare e a giungere alla formazione attuale di dieci elementi ben assortiti ed affiatati. Si è quindi iniziato a stabilire degli obbiettivi da raggiungere, in modo da poter finalizzare al meglio il lavoro e, di conseguenza, sono stati scelti i brani più indicati. La prima uscita ufficiale sarebbe dovuta avvenire in occasione della nostra cena sociale di S.Cecilia dove, da sempre, un gruppetto si esibisce cercando di rallegrare la serata ai numerosi ospiti. Non potevamo però perdere l’opportunità di esordire in pubblico in occasione della prima edizione della notte bianca a Darfo. Questa richiesta di mezz’oretta di musica è stata reputata subito una bella iniziativa da chi, come noi, è felice di portare la “propria musica” anche ad un pubblico che non è abituato a seguirci ed abbiamo avuto ragione perché siamo stati ripagati da numerosi complimenti: un applauso per noi significa molto, ve lo posso assicurare! Soprattutto era importante rompere il ghiaccio e misurare le nostre potenzialità al di fuori del nostro contesto ed il risultato è stato buono.
Non è sempre facile autogestirsi, per questo è stato stilato una sorta di decalogo di autoregolamentazione in modo da permettere a tutti (soprattutto ai futuri componenti) di conoscere le intenzioni e le modalità di questa nuova realtà. La prima, nonché la più importante, è che la Banda deve essere sempre e comunque messa al primo posto come priorità, in quanto tutto questo deve essere un modo per fare gruppo e, se possibile, migliorarsi musicalmente, ma non di certo un motivo di assenteismo dagli impegni ufficiali!
Personalmente sono più che contento di aver contribuito alla nascita della O.M.A.V.V. perché così ho la possibilità di suonare una volta in più durante la settimana e di farlo in modo diverso dal solito. Voi mi direte: “Ma non puoi farlo lo stesso?” Si, avete ragione, infatti più volte mi sono impegnato a studiare le parti e fare un po’ di esercizi da solo, ma, dopo quattro o cinque volte, gli stimoli e la costanza iniziavano a mancare ed un po’ alla volta altre attività prendevano il sopravvento (a volte anche il divano di casa!). Cosa, questa, che non accade più nel momento in cui si è stabilito un giorno ben preciso per provare e si è preso un impegno comune ad altre nove persone per raggiungere un fine unico.
Anche se i risultati e l’affiatamento sono in costante crescita, personalmente continuo a vedere tutto ciò quasi unicamente come un’ottima opportunità per allenarsi e tenere vivi quegli stimoli che, dopo tanti anni di musica, potrebbero venir meno. Suonare senza maestro, infatti, ti costringe ad essere più concentrato ed ascoltare maggiormente gli altri ed il fatto di essere in pochi da un ruolo di primaria importanza alle parti di tutti; cosa che non sempre accade in una banda di 70 elementi. Da quando suono più spesso anche le prove del venerdì mi piacciono maggiormente: che bello riuscire a fare correttamente i passaggi veloci e tecnici e, soprattutto, non aver più problemi di imboccatura o di fiato! Insomma, diciamo che dopo tante iniziative positive portate avanti dalla nostra associazione, ne è nata una strettamente legata al nostro scopo principale: diffondere la musica e farlo con entusiasmo! Nella speranza che tutto questo non sia un fuoco di paglia, ma qualcosa di positivo che possa durare nel tempo, vi invito a visitare il sito internet www.bandadarfo.eu per informarvi riguardo i nostri futuri impegni: vi attendiamo numerosi!

Davide Raineri

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