Il fatto di essere presidente della Banda Cittadina da tanti anni mi ha permesso di seguire da vicino i continui progressi che il nostro complesso bandistico ha fatto e di essere testimone del costante impegno profuso dal maestro Vittorio Alberti e dai suoi collaboratori nell'aiutare i giovani ad avvicinarsi alla musica.
La nostra banda ha tradizioni molto antiche: da più di cento cinquant'anni è un importante punto di riferimento per tutti coloro che amano la musica e, fin dalle sue origini, è riuscita a radicarsi profondamente nella vita socio-culturale della nostra città.
Permettetemi di ricordare le intere generazioni di musicisti locali che hanno offerto al pubblico esibizioni sempre applaudite e di successo, che hanno contribuito a tenere vive le tradizioni culturali del nostro territorio e a scrivere un pezzo importante della storia della nostra città. E con loro il nostro maestro Vittorio Alberti, che da alcuni anni ha scelto la valorizzazione del concerto come forma più consona alla divulgazione di un messaggio musicale rinnovato, sia dal punto di vista del contenuto culturale che delle difficoltà tecniche, potendo contare sull'accurata preparazione di base di tutti i musicanti. I giovani e gli anziani che suonano nella banda sono un esempio d'impegno, dedizione, costanza, forza di volontà e spirito di sacrificio. Hanno accompagnato e continuano ad accompagnare molte delle manifestazioni svolte nel nostro territorio, attingendo alla miniera delle grandi melodie del passato e del presente. Con la loro musica hanno allietato cittadini e villeggianti con numerosi concerti, facendosi apprezzare anche quando si sono confrontati con altre realtà musicali europee.
Il nostro complesso bandistico continua ad essere un vero punto di riferimento, un importante motivo di aggregazione sociale, educativa e formativa per tanti giovani, che hanno l'opportunità di suonare con altre bande europee, alle quali la banda è gemellata, e di entrare in contatto, attraverso scambi musicali e culturali, con tanti altri complessi bandistici.
Come presidente ritengo doveroso ringraziare l'Amministrazione Comunale, tutti i Soci e gli Amici per il sostegno morale ed economico, e colgo l’occasione per porgere a tutti i più sinceri auguri di buone feste.
Il Presidente
Cav. Giovanni Chini
Nel nostro statuto i soci si riconoscono nell’assemblea dei soci e sono così definiti:
a) L’ASSEMBLEA DEI SOCI è costituita da:
Soci onorari e benemeriti: titolo onorifico conferito dal consiglio direttivo a coloro che hanno particolari meriti di servizio o altro nei confronti dell’associazione
Soci sostenitori: tutti i cittadini e gli enti che, condividendone le finalità, contribuiscono al sostentamento dell’associazione. Ad essi verrà riconosciuta una tessera annuale.
Soci ordinari: i musicanti effettivi, il maestro direttore, gli incaricati per i servizi della banda ed il presidente.
(Tratto dal sito Web www.bandadarfo.eu )
Ma chi fa parte della Banda ed è socio sa che essere “SOCIO” è molto di più…. E’ essere parte di una grande famiglia con i suoi pregi e i suoi difetti, dove ognuno ha le sue idee, le sue opinioni, ma una cosa che ci accomuna, un grande Amore per la musica. Ormai i soci per noi sono una cosa certa, sono tanti e ci seguono da anni sostenendoci economicamente ma ancor più moralmente, partecipando ai nostri concerti, alla cena di Santa Cecilia, alla festa della Banda, alle gite o alle varie manifestazioni ludico-ricreative che la banda organizza. Ricordo quando il tesseramento era agli albori e iniziavano timidamente a tesserarsi i genitori dei ragazzi, o i più fedeli seguaci dei nostri concerti e manifestazioni, sembrava una strada tutta in salita e lo slogan sul Semibreve era <<Sei già socio della banda, dillo a un amico!>>. Oggi che il nostro mondo sembra fatto di solitudine e tristezza dico: <<Vuoi diventare un nostro amico?”>>, è semplice: tesserati e farai parte della nostra grande Famiglia: “La BANDA”.
Egidio Pennati
(vice Presidente)
Volge al termine un altro anno di banda, un altro anno di storia, per la nostra associazione e per coloro che vi orbitano attorno, che si va ad aggiungere ai 154 che abbiamo l’onore di avere alle spalle. Sì, è un vero onore far parte di un’associazione che ha saputo resistere negli anni, evolvendosi e adattandosi ai cambiamenti della società, integrandosi strettamente con il territorio e con la cultura da cui proviene. Una delle peculiarità delle bande musicali è quella di vedere al suo interno musicanti di diverse generazioni che si confrontano e che si impegnano, dando la possibilità ai giovani di imparare dalla saggezza dei più datati, e a questi ultimi di trasmettere quei valori che hanno saputo resistere nel tempo.
Tutto ciò continua ad esistere grazie al contributo di molte persone, persone che si danno da fare e che meritano, come ogni anno, un grosso Grazie! Le nostre attività vedono coinvolti in primo luogo i musicanti, che con sacrificio (ma anche tante soddisfazioni), si impegnano nello studio delle partiture e nella preparazione musicale dei concerti. Oltre all’attività musicale, vi sono numerose iniziative alle quali, chi più, chi meno, si dedica con grande passione (solo x citarne alcune: pulizia sede, archivio partiture, il nostro diario, gli elenchi dei musicanti, i rapporti con i soci, e tanti altri piccoli ma preziosissimi lavori). Un esempio è l’organizzazione della festa popolare, nella quale quest’anno si è impegnato attivamente un folto gruppo di bandisti, alleggerendo un po’ il lavoro del consiglio direttivo, insieme, come da anni, a genitori, amici e parenti. Lo stesso Semibreve che state leggendo, è frutto di un gruppo di musicanti che spontaneamente ha deciso di lavorare per realizzarlo. E’ stato creato e viene continuamente aggiornato e arricchito di contenuti il sito internet, vetrina ufficiale dell’associazione, ormai diventato anche luogo di incontro e di scambio virtuale tra musicanti e simpatizzanti, che vede la partecipazione anche di utenti di altre realtà musicali. Il nostro futuro è poi rappresentato dai numerosi allievi che frequentano inizialmente i corsi di orientamento musicale, seguiti con professionalità dagli insegnanti, per poi passare tra le fila della banda giovanile.
Un supporto prezioso è dato da tutti i nostri soci, che ci sostengono sempre numerosi, chi con un piccolo contributo, chi con una mano, chi semplicemente assistendo alle nostre esibizioni pubbliche.
Un particolare ringraziamento del Consiglio Direttivo va a tutta l’Amministrazione Comunale, sempre attenta alle nostre esigenze e pronta ad appoggiare con fiducia le idee e le proposte della Banda Cittadina.
Fiduciosi di avervi come graditi ospiti agli appuntamenti in programma per fine anno, dimostrando come sempre la vicinanza e l’attaccamento che c’è tra il paese di Darfo e la propria Banda, cogliamo l’occasione per porgere, a nome di tutta l'Associazione, i nostri migliori auguri per delle serene festività.
per il Consiglio Direttivo
(Lorenzo Fiorini)
"Ragazzi, la banda di Darfo ha organizzato un torneo di calcio, vi va di partecipare?”
Nasce così, nel settembre 2006, l’amicizia tra la banda di Casazza e coloro che ormai sono diventati i nostri “cugini” della Valle Camonica. Le prodezze e la simpatia della squadra del Casazza B non passano certo inosservate come, del resto, la disponibilità e l’allegria della squadra ospitante; è quindi naturale continuare il cammino intrapreso e il sito della Banda è sicuramente il mezzo migliore per tenere vivi i contatti. Così, tra una “chattata” e l’altra, veniamo invitati ad una cena organizzata proprio per radunare tutti gli amici internauti. Parte quindi dalla Valle Cavallina una delegazione tutta al femminile (si sa, la curiosità è donna) alla volta della sede della banda di Darfo. Davanti ad una tavola imbandita è molto semplice diventare subito amici, discutere di progetti comuni e sognare scambi musicali tra le varie realtà bandistiche: che bella sorpresa aver trovato persone desiderose di allargare le conoscenze e le esperienze maturate all’interno del proprio gruppo!
Ed ecco che a giugno le idee cominciano a prendere forma…la Banda di Darfo infatti viene a Casazza per festeggiare, insieme a noi e alla banda di Caravaggio, l’85° compleanno del nostro corpo bandistico. Dopo i tre concerti, molto apprezzati dal pubblico, quale modo migliore per concludere al meglio una bella festa?… Naturalmente una cena, durante la quale la musica ancora la fa da padrona: dopo due bicchieri di vino infatti una cantatina è d’obbligo e, visto che tre gruppi sono sempre meglio di uno, si dà il via ai canti popolari e alle sfide tra le bande.
A fine luglio ricambiamo il favore e ci troviamo a suonare nella frazione di Angone. Un’altra gradita sorpresa è stata trovare ad ascoltare il nostro concerto parecchie persone della banda di Darfo che, avendo capito che un lauto rinfresco dai musicisti “casazzesi” è sempre molto apprezzato, ci hanno preparato ogni prelibatezza per ritemprarci dalle fatiche musicali.
L’amicizia è andata così crescendo, sia tra le singole persone sia tra i due gruppi. Condividendo la passione per la musica e per la banda, le nostre due realtà si sono avvicinate, scoprendo la voglia di partecipare, di stare insieme e di continuare a divertirsi suonando.
Francy e Noemi
L'intervista a cura di Cristina Chiudinelli
Nome ed età | |
Alberti Vittorio, 59 anni. | Alberti Danilo, 34 anni. |
In quale strumento sei diplomato e come sei arrivato fin qui? | |
Trombone. Il mio cammino è stato questo: come musicista in banda, sono passato da terzo, a secondo, a primo trombone e poi ho suonato il flicorno baritono. Da lì son stato vicemaestro per più anni e poi maestro. | Trombone. Sono arrivato fino qui dopo aver suonato per 20 anni nella banda e per 7 come professionista trombonista nelle orchestre; inoltre, ho seguito a Bergamo un corso per direttori. E poi la spinta di mio papà non può essere trascurata… |
Da quanti anni dirigi la banda? | |
22-23 anni…Ho perso il conto!!! | Co-dirigo la banda da due anni circa. |
Quali sono le soddisfazioni che ricevi dal tuo ruolo di maestro? | |
I complimenti della gente, motivati dal fatto che abbiamo suonato bene o perché è piaciuto il programma. | I risultati musicali e il fatto di sentirsi seguito, ascoltato dai bandisti.
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E quali le fatiche da sopportare? | |
Sintetizzo con una frase: “taci cò, tate crape” (tanta gente, tanti pareri)… | Per ora nessuna, anche perché mi piace molto questo ruolo, che comunque non occupa in maniera eccessiva il mio tempo disponibile. |
Definisci la tua banda ideale. | |
Ho sempre sognato un organico da sinfonic band, per costituire il quale, alla nostra banda, mancano ancora un paio di strumenti, quali il fagotto. E poi penso che l’ideale sia dirigere un gruppo di suonatori entusiasti. | Un gruppo, anche se non composto da 20.000 elementi, ricco di gente che ha voglia di suonare, di persone che non si sentano obbligate a prendere tra le mani il loro strumento! Anche perché la banda va vista, anche e soprattutto, come un hobby, impegnativo certo, ma piacevole. |
Cosa ti piace di questa banda e cosa no? | |
Apprezzo i risultati ottenuti negli ultimi anni, anche se non sono stati proprio quelli che volevo io. Non mi piace vedere che alcune persone non prendono l’impegno di suonare seriamente o non mi ascoltano mentre parlo, soprattutto durante le prove. Inoltre, non gradisco che troppi si prendano le responsabilità del maestro. | Rischierò di ripetermi, ma amo il fatto di sentirmi ascoltato, mentre non gradisco vedere gente poco motivata.
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Meglio suonare o dirigere? | |
Suonare soddisfa di più ed è meno pesante come impegno. | Questa è una bella gara: qualche anno fa avrei sicuramente detto SUONARE, ma ora è tutto diverso…Non riesco a scegliere! |
Quale tipo di musica preferisci? | |
Musiche originali per banda, scritte appositamente. | Non ho una preferenza particolare, infatti per il prossimo concerto augurale ho scelto di dirigere sia la colonna sonora di un cartone animato, sia un brano classico: tutta la musica, se suonata bene, può essere adatta alla banda. L’unica tipologia che non mi piacerebbe è il genere contemporaneo, dodecafonico, melodie sorte dall’accostamento di fischi, soffi, suoni metallici o altri strani effetti: non mi pare appropriata per noi. |
Quale brano suonato e quale diretto hai preferito in assoluto? | |
Suonato: Blue shades (Concerto augurale 2006). Diretto: non lo so ancora… Non l’ho ancora trovato!!! | Suonato: Star wars saga (Guerre stellari). Diretto: Blue Shades (Concerto augurale 2006). |
Qual’è la tua sezione prediletta? | |
Quella che è il vanto della nostra banda: la sezione dei suoni bassi, che danno la base fondamentale dell’armonia. | Qualitativamente è più formata la sezione ottoni-bassi.
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E ora ti chiediamo un confronto col tuo “collega”: chi è più paziente? | |
Lui, perché resta più calmo. Tra l’altro io, da giovane, ero molto meno paziente di quanto non lo sia ora…Vi lascio immaginare… | Potrei dire io…Ma solo per il momento! Onestamente, non so come potrò essere dopo 25 anni di direzione.
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Chi si emoziona di più, per esempio prima o durante un’esibizione in pubblico? | |
Entrambi, anche perché se non c’è emozione, non c’è musica! | Chi lo sa?! Non è facile stabilirlo. Però direi entrambi. Alla fine dei primi concerti che ho diretto avevo la gola secca, come se avessi suonato da solo. Comunque le prove fatte ti aiutano molto al momento del concerto: anche se come maestro sbagli qualcosa, supponi che i musicisti sappiano continuare da soli. Il direttore è molto più importante nel corso della preparazione, che non al momento dell’esibizione. |
Cosa ammiri dell’altro? | |
Il fatto che possa contare su un organico già ben fatto e completo, mentre io ho dovuto crearlo. E l’orecchio assoluto. | La linea (ride…). Il figlio maschio, per ora, anche se il mio Cristian ha tempo per farsi valere!!! A parte gli scherzi, ammiro mio papà come persona in generale. |
Dai un consiglio all’altro Alberti che abbiamo intervistato, anche per chiudere in bellezza. | |
Cambia mestiere!!! | Continua a dirigere, a scegliere parti: insomma, non mollare! |
Letteralmente questa sigla non è altro che l’unione delle iniziali di un progetto da tempo nelle menti di alcuni bandisti: l’Orchestra Modulare a Volume Variabile; ovvero un gruppetto autogestito di musicanti in grado di mutare il proprio assetto (sia in termini di organico che di repertorio) in base alle occasioni in cui è chiamato ad esibirsi. Nello specifico, “Modulare” sta ad indicare che è una realtà aperta a tutti e questo porta alla possibilità di mutare la propria struttura da un’esibizione all’altra; è richiesta solamente una partecipazione costante nel periodo antecedente ogni evento prefissato in modo da poter valutare al meglio le proprie capacità ed i pezzi da preparare. Il “Volume” è “Variabile” sia in base al numero di elementi, che alla possibilità di essere amplificati e di suonare congiuntamente con strumenti come tastiere, chitarra e basso elettrico. Nella pratica O.M.A.V.V. altro non è che un insieme di amici che quest’estate ha deciso di continuare a suonare anche durante il mese di ferie della nostra Banda, trovandosi una sera a settimana per fare “4 note” in compagnia in modo da non perdere l’allenamento.
Dopo qualche prova di rodaggio sono iniziati ad arrivare i primi risultati di insieme e si è notato un miglioramento generale; tutto questo ci ha portati a continuare e a giungere alla formazione attuale di dieci elementi ben assortiti ed affiatati. Si è quindi iniziato a stabilire degli obbiettivi da raggiungere, in modo da poter finalizzare al meglio il lavoro e, di conseguenza, sono stati scelti i brani più indicati. La prima uscita ufficiale sarebbe dovuta avvenire in occasione della nostra cena sociale di S.Cecilia dove, da sempre, un gruppetto si esibisce cercando di rallegrare la serata ai numerosi ospiti. Non potevamo però perdere l’opportunità di esordire in pubblico in occasione della prima edizione della notte bianca a Darfo. Questa richiesta di mezz’oretta di musica è stata reputata subito una bella iniziativa da chi, come noi, è felice di portare la “propria musica” anche ad un pubblico che non è abituato a seguirci ed abbiamo avuto ragione perché siamo stati ripagati da numerosi complimenti: un applauso per noi significa molto, ve lo posso assicurare! Soprattutto era importante rompere il ghiaccio e misurare le nostre potenzialità al di fuori del nostro contesto ed il risultato è stato buono.
Non è sempre facile autogestirsi, per questo è stato stilato una sorta di decalogo di autoregolamentazione in modo da permettere a tutti (soprattutto ai futuri componenti) di conoscere le intenzioni e le modalità di questa nuova realtà. La prima, nonché la più importante, è che la Banda deve essere sempre e comunque messa al primo posto come priorità, in quanto tutto questo deve essere un modo per fare gruppo e, se possibile, migliorarsi musicalmente, ma non di certo un motivo di assenteismo dagli impegni ufficiali!
Personalmente sono più che contento di aver contribuito alla nascita della O.M.A.V.V. perché così ho la possibilità di suonare una volta in più durante la settimana e di farlo in modo diverso dal solito. Voi mi direte: “Ma non puoi farlo lo stesso?” Si, avete ragione, infatti più volte mi sono impegnato a studiare le parti e fare un po’ di esercizi da solo, ma, dopo quattro o cinque volte, gli stimoli e la costanza iniziavano a mancare ed un po’ alla volta altre attività prendevano il sopravvento (a volte anche il divano di casa!). Cosa, questa, che non accade più nel momento in cui si è stabilito un giorno ben preciso per provare e si è preso un impegno comune ad altre nove persone per raggiungere un fine unico.
Anche se i risultati e l’affiatamento sono in costante crescita, personalmente continuo a vedere tutto ciò quasi unicamente come un’ottima opportunità per allenarsi e tenere vivi quegli stimoli che, dopo tanti anni di musica, potrebbero venir meno. Suonare senza maestro, infatti, ti costringe ad essere più concentrato ed ascoltare maggiormente gli altri ed il fatto di essere in pochi da un ruolo di primaria importanza alle parti di tutti; cosa che non sempre accade in una banda di 70 elementi. Da quando suono più spesso anche le prove del venerdì mi piacciono maggiormente: che bello riuscire a fare correttamente i passaggi veloci e tecnici e, soprattutto, non aver più problemi di imboccatura o di fiato! Insomma, diciamo che dopo tante iniziative positive portate avanti dalla nostra associazione, ne è nata una strettamente legata al nostro scopo principale: diffondere la musica e farlo con entusiasmo! Nella speranza che tutto questo non sia un fuoco di paglia, ma qualcosa di positivo che possa durare nel tempo, vi invito a visitare il sito internet www.bandadarfo.eu per informarvi riguardo i nostri futuri impegni: vi attendiamo numerosi!
Davide Raineri
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Anche quest'anno si sono aggiunte nuove leve alla nostra banda, e precisamente diamo il benvenuto a Baglioni Giò Marco, Soardi Alberto, Ghirelli Sara, Nonelli Ilenia, Pelamatti Gabriele, Rizzi Maurilio e Cominetti Francesco. Abbiamo chiesto a Sara di scriverci le sue prime impressioni.
Finalmente, dopo alcuni anni di banda giovanile e di corsi pomeridiani, l’entrata nella banda è arrivata anche per me! Sono contenta perché era un traguardo ambito da molto tempo. Come penso sia capitato agli altri ragazzi entrati con me, le prime prove sono state un po’ devastanti!! Il primo impatto con le parti non è del tutto facile e spesso, suonando vicino a persone ancora da conoscere, si ha vergogna a sbagliare o a chiedere “ehm…a che battuta siamo?!?” Nonostante queste incertezze iniziali l’accoglienza in banda è stata molto calorosa e sinceramente non me l’aspettavo così... anche se siamo solo dei novellini già ci sono state fornite le divise, piano piano iniziamo a conoscere gente mai vista prima e a prendere confidenza con il modo di dirigere del maestro che è del tutto diverso da quello di Renata (con ciò non voglio assolutamente sminuire ne uno ne l’altro metodo, semplicemente sono diversi!!!!). Concludendo, penso che la banda sia un’associazione da vivere non solo per imparare a suonare ma per costruire legami e condividere esperienze che vanno anche oltre la musica.
Sara Ghirelli
Valigia carica di abiti invernali, bagaglio a mano gonfio di libri, parenti in lacrime tipo alla partenza del Titanic, e dopo aver salutato più o meno tutti i miei amici con cene, aperitivi, e gelati infiniti, Chiara (alias Peggy), la viaggiatrice celtica, ha seguito ancora una volta il “richiamo” delle terre inglesi. Questa volta è stato un viaggio dettato dal cuore, oltre che dall’istinto, dato che oltremanica mi aspettavano un paio di occhi azzurri a cui non avevo saputo dir di no…
Così eccomi sbarcare a Brighton, qui nota come la “Londra sul mare”, anche se pare sia una specie di battuta, dato che qui i prezzi sono esattamente come a Londra (ovvero altissimi), ma non si può dire lo stesso degli stipendi… Comunque, la città è giovane e vitale, studentesca fino all’osso, grazie alle due università che si dividono umanisti e scienziati in vari campus sparsi tra il centro e la zona periferica di Falmer, circondata da un parco pieno di scoiattoli e conigli, che potrebbero venire a fare capolino alla finestra durante una lezione… anche se è più probabile ricevere la visita di uno dei milioni di gabbiani che affollano il cielo chiamandosi l’un l’altro…
Come facevo notare sul blog che ho l’onore (e l’onere) di tenere sul sito internet della banda, la mia avventura inglese era cominciata a luglio, con il corso per l’abilitazione all’insegnamento, e per l’occasione, conoscendo la zona, ero sbarcata con canottiere, pantaloncini, vestiti estivi… per passare un mese all’insegna del freddo e del gelo, in una delle estati più fredde e piovose della storia… Un mese dopo, riparto munita di maglioni, giacche, pantaloni pesanti, stivali… il tempo è naturalmente splendido, e quasi tre mesi dopo, abbiamo avuto forse tre giorni di pioggia e meno di una settimana di freddo… insomma, decisamente parlare del tempo è l’argomento migliore per fare conversazione, qui in giro. Nel frattempo, occhi blu e Peggy si lasciano, ma rimangono amici… storia lunga e complicata.
Peggy viene accettata a un master in cinematografia, sogno della sua vita, ma per cause di forze maggiori decide di posticipare l’inizio delle danze all’anno venturo, e si limita a continuare il suo lavoro di folle insegnante in una folle scuola con una folle classe di studenti intercambiabili… nel senso che ogni settimana c’è chi viene e c’è chi va! La giornata tipo di Peggy comincia con una lunga passeggiata da casa a lavoro, dove tra profe ci si litiga (amichevolmente) prima la fotocopiatrice e poi il bollitore, per la prima di una lunga sequenza di tazze di tè che scandiranno la giornata, tra lezioni, pause in aula professori, pranzi affrettati prima di tornare a fare fotocopie, altre lezioni, registri da compilare, e intanto il sole scende lentamente dietro l’orizzonte di un mare ghiacciato dove ogni mattina qualche folle si fa una nuotata, tanto per cominciare la giornata con un brivido (di piacere? Mah!). Il tardo pomeriggio vede Peggy lungo la via dello shopping più frequentata dai brightoniani: lo shopping è l’attività preferita degli inglesi, che amano spendere e spandere da mane a sera… ma in questo Peggy rimane una formichina risparmiosa, soprattutto in vista del costoso master 2008… Il weekend, momento di pace completo, si consuma tra passeggiate in spiaggia, al parco dell’università, nelle campagne che circondano la città, tra le vie del centro, le famose Lanes, che rimangono un mistero per noi nuovi abitanti di Brighton, dato che ogni volta che le visitiamo, ne spunta una nuova… sono viuzze strette e trafficate di piccoli negozi, ristoranti mignon, bar tascabili, tra cui (udite udite) una meravigliosa cioccolateria italiana dove servono la miglior cheesecake alle ciliegie del mondo, e dove il caffè è vero caffè espresso, non la classica tazza da mezzo litro di acqua sporca.. meraviglie della globalizzazione!
Peggy, intanto, resta dubbiosa… rimanere o tornare? Rimanere, perché il lavoro è bellissimo, la spiaggia e il mare, illuminati dal sole o grigi in una giornata nuvolosa, sono incantevoli, la biblioteca è su tre piani (scusate, ma un topo da biblioteca come me queste cose le apprezza), la gestione del tempo, miracolosamente, mi consente di lavorare, andare in palestra, in biblioteca, guardare un film e incontrare gli amici, tutto nello stesso giorno, e non ho menzionato “occhi blu”, anche detto “lo storico”, con il quale, pur essendo terminata la storia, continua una forte indescrivibile amicizia, e come si fa a lasciarlo qui? Tornare, perché penso alle montagne, al calore della gente, alle piccole cose, come passare una serata a cena con la mia famiglia, e poi… poi c’è la banda. Che normalmente è uno dei motivi principali per cui concludo le avventure inglesi e rientro in patria: incontrarsi il venerdì sera, di buono o di cattivo umore, suonare, con molta o poca voglia, ascoltare rimproveri e fare follie come improvvisare Jingle Bells durante una prova in una serata primaverile (!!!), ritrovarsi a fine prova per quattro chiacchiere, una discussione seria, organizzare cene e feste, montare e smontare il palco per qualche servizio, e i miei amici… Insomma, la vita sarebbe perfetta per me se potessi unire le mie due passioni: Inghilterra e banda… Che dite, si organizza una trasferta bandistica in quel di Brighton?
Chiara Marcon
Nell'edizione dell'anno scorso di Semibreve vi avevamo parlato del neonato sito internet della nostra banda: www.bandadarfo.eu. A quel tempo il nostro lavoro era ancora agli inizi ma già erano state gettate delle solide fondamenta che ben lasciavano sperare sul futuro dell'iniziativa. A poco più di un anno possiamo fare un primo bilancio sull'attività del nostro sito. Molto è stato fatto e molti sono i contenuti con cui si è arricchito. Piano piano i collaboratori che offrono il loro lavoro per il buon funzionamento del sito sono aumentati ed è migliorata anche la competenza tecnica necessaria ad affrontare le sempre crescenti necessità di ampliare i servizi che si possono offrire ai nostri utenti.
Possiamo ben dire che oggi i nostri utenti hanno a disposizione una mole incredibile di documenti ed una struttura stabile e ben articolata per "navigare" nelle moltissime pagine che mettiamo a disposizione. Con pazienza e dedizione sono state inserite le edizioni passate dei "Semibreve" e dei diari degli anni scorsi. La galleria fotografica è piena zeppa di immagini ed è in continua evoluzione con un ritmo incredibile. E' stato messo "on line" l'intero libro edito per il nostro 150° compleanno; un vero e proprio archivio storico a disposizione di chiunque e comodamente consultabile da casa. Molti argomenti di discussione sul mondo bandistico si sono aggiunti rendendo il nostro sito una vera miniera di idee ed un luogo di continuo scambio di opinioni tra musicanti, con il grande vantaggio di poter lasciare il proprio parere, scritto, sempre a disposizione di tutti, rendendo più costruttivo, vasto e chiaro il dibattito, sempre aperto anche ad interventi di appassionati e musicanti di realtà diverse dalla nostra. I blog personali dei vari amici sono in continuo aumento dando l'opportunità a tutti gli utenti di essere partecipi delle esperienze di viaggio, di incontro con altre realtà bandistiche che ogni musicante può vivere indipendentemente dall'attività della banda. Non manca una seguitissima sezione per lo svago con quiz e curiosità di carattere musicale e culturale.
La "home page" (la pagina con cui il nostro sito si presenta ai visitatori) è strutturata in maniera da dare il maggior numero di indicazioni sulla giusta maniera di raggiungere le varie sezioni del sito e per dare più informazioni possibili sugli impegni musicali della nostra banda, sui più importanti eventi musicali del panorama bandistico nazionale e sulle ultime novità dell'incessante attività della nostra associazione. A breve verrà messa on line per tutti la sezione "musica" dove si potranno ascoltare le registrazioni dei nostri concerti, commentate e completate dalle relative presentazioni.
Ma forse la sezione che entusiasma di più i nostri utenti è la "chat", possiamo chiamarla una "stanza" del sito in cui ci si può incontrare "in diretta". Su questa pagina si può discutere, chiacchierare del più o del meno, passarsi urgenti disposizioni di servizio, chiedere chiarimenti ed avere immediatamente la risposta da un componente del Consiglio od anche, semplicemente, farsi due risate tra amici. Una volta mi è capitato di "parlare" nello stesso momento con altri tre bandisti sparsi tra le province di Brescia e Bergamo, un presidente di una banda marchigiana, uno spagnolo di Barcellona e la nostra amica Peggy da Brighton in Inghilterra. La sensazione di sentirsi vicini tra amici pur essendo a migliaia di chilometri di distanza è veramente emozionante. Questa è una delle cose che fa capire quanto la tecnologia di internet, se usata bene e con intelligenza, sia una cosa fantastica, una vera opportunità per tutti.
Molte altre idee bollono già nella pentola che gli amministratori del sito continuano a tenere con passione sul fuoco. Ve ne anticipo solo una: un concorso fotografico dedicato alla fotografia digitale, che si svolgerà interamente on line in una sezione apposita; gli interessati troveranno a breve più precisi dettagli sulle nostre pagine. In definitiva, il successo del nostro sito è stato oltre le nostre più rosee aspettative. Il nostro lavoro e la passione che ci abbiamo messo sono stati premiati dal pubblico degli internauti. E la nostra non è solo una sensazione ma grazie a ben precisi strumenti di analisi che operano sulla rete internet, possiamo valutare le nostre performance anche con dei numeri ben precisi. Senza andare troppo nel dettaglio vi elenco i dati più importanti : dall'inaugurazione alla data di fine ottobre scorso, il nostro sito è stato visitato per più di 25.000 volte, più di 7.900 i visitatori unici (cioè quelli che hanno visitato il sito almeno una volta) provenienti da 45 nazioni del mondo, quasi 278.000 le pagine visitate. E, cosa assai indicativa sull'importanza del nostro sito a livello nazionale, la permanenza stabile nella prima pagina dei motori di ricerca con la stringa di ricerca più semplice per il nostro settore, quale "banda musicale" o "corpo musicale". Grazie a questa grande visibilità riceviamo moltissimi contatti da musicanti di bande musicali di tutta Italia o da Maestri direttori che chiedono collaborazione o notizie. Possiamo dire di aver centrato il nostro obbiettivo di creare una vivace "comunità virtuale" tra appassionati di musica bandistica, e, cosa straordinaria, senza confini né limiti di distanza. Naturalmente aspettiamo una visita anche da tutti voi e vi invitiamo caldamente, senza nessun timore, a lasciar scritto un vostro parere, una vostra critica o un vostro commento su qualsiasi aspetto dell'attività della nostra associazione, ve ne saremmo veramente grati. Oggi, grazie al nostro sito internet, questo momento di attiva partecipazione e collaborazione tra l'Associazione e tutta la comunità è realmente possibile, sfruttiamolo.
Luigi Tagliabue
Come di consueto nel calendario della nostra superBanda, anche quest’anno l’arrivo dell’estate ci ha trovato impegnatissimi in uno degli appuntamenti più particolari per la nostra associazione: la festa popolare. Siamo ormai giunti alla quindicesima edizione ma vi assicuro che non è mai una passeggiata, per questo, oltre che imparare qualcosa di nuovo da ogni esperienza passata, è importante sapersi rinnovare, trovare nuove idee, sia per gestire al meglio mezzi e risorse, sia per rendere la nostra festa qualcosa di unico e sempre coinvolgente per i nostri ospiti. L’organizzazione dell’evento è sempre molto impegnativa, soprattutto per il consiglio direttivo; si comincia a discutere già a gennaio, neanche il tempo di riprendersi dopo le feste natalizie, e già il cervello collettivo si mette in moto proponendo, discutendo, fantasticando. Prima utile novità 2007 è stata perciò la suddivisione del lavoro in quattro comitati, composti da gruppi di bandisti volontari, ognuno con un particolare compito. Un comitato logistico, quest’anno alle prese con un diverso capannone da montare e novità nella disposizione spaziale degli stand, un comitato musicale, con la funzione di organizzare l’intrattenimento delle tre serate, un comitato con le funzioni sponsor, lotteria, pesca, ruota, pubblicità, e quello per menù e forniture alimentari. Tanto lavoro e tanto impegno poi finalmente il risultato: 29,30 giugno, e 1 luglio, anche quest’anno una bella festa. Tanto pubblico che ha potuto gustare i nostri piatti, fra cui un’altra novità, la squisita porchetta, e passare una serata in musica; venerdì largo ai giovani con il rock di S.M.A.S.H e Spanish Jhonny, sabato danzante con il liscio dei Tocantins e domenica, la scatenata Banda di Noè, tribute band di Adriano Celentano. Anche quest’anno un importante occasione per far conoscere la nostra banda, sostenerla e viverla tutti insieme, e l’appuntamento è per il 2008, perché ormai è diventata una certezza, ma chissà con quali novità.
Marta Tagliabue
I numeri e la Musica vivono da sempre in simbiosi, è risaputo. Non è per nulla vero, come qualcuno obietta, che la matematica privi la musica della sua componente emozionale. Come scriveva nel 1722 il musicista Jean-Philippe Rameau in Trattato dell’armonia : “la Musica è una scienza che deve avere regole certe […] estratte da un principio evidente che non può essere conosciuto senza l’aiuto della Matematica”. C’è dunque bisogno di una solida base logica studiata dai tempi di Pitagora sino ai giorni nostri… Tutto cominciò legando la divisione del metro musicale alle frazioni matematiche e studiando le assonanze e le dissonanze dei suoni. Infatti ogni bandista e musicista in generale, adoperandosi nello studio degli spartiti per mantenere il giusto ritmo, svolge un esercizio di pura applicazione delle più basilari regole aritmetiche. D’altronde sono molti coloro che in campo musicale hanno dato prova di solide conoscenze matematiche, quali Tartini in Trattato di musica secondo la vera scienza dell’armonia nel 1754 o Xenakis in Musica formalizzata nel 1971; gli stessi P. Boulez e P. Glass laureati in matematica da essa traggono ispirazione per la loro arte. Le medesime simbologie delle due discipline e alcuni concetti sono analoghi, per esempio le serie e i limiti (accordi o numeri che tendono ad altri). Anche da un punto di vista compositivo enormi sono le relazioni, basti pensare alle geometrie musicali di Bach: la struttura delle Variazioni Goldberg può essere agevolmente illustrata tramite l’utilizzo di traslazioni e simmetrie proprie della geometria euclidea (studiata alla scuola media). Numerosi sono stati i cultori di questo legame, come nel secolo scorso lo Studio di musica elettronica della Radio di Colonia e il Centro di Fonologia musicale di Milano. Un capitolo a parte meriterebbe l’influenza della sezione aurea (simbolo di bellezza e proporzionalità) e della serie di Fibonacci nella costruzione di strumenti musicali (i violini di Stradivari) e nella composizione di arie classiche, jazz e rock (i Genesis in Firth to Fifth e i Deep Purple in Child in Time). Tuttavia una delle poche invidie del matematico è la bacchetta del direttore d’orchestra perché agisce in punta d’intelletto, ma sa scaldare i cuori della gente… E forse proprio in questo risiede il fascino della Musica: nell’essere una Matematica impertinente a metà strada tra emozione e ragione, cuore e testa.
Dario Fontana
"Signore e Signori buonasera e benvenuti al concerto della Banda Cittadina di Darfo Boario Terme". Quante volte ho aperto una serata con questa frase? E chi le conta più! Forse la fantasia non è il mio forte, ma quale migliore formula di saluto per il nostro affezionato pubblico? Una storia a parte sono i contenuti però. Infatti, forse non tutti si rendono conto che il vero "lavoro" della presentatrice della Banda non è tanto prendere in mano il microfono (che di per sé non è poi così facile come potrebbe sembrare, ma di questo magari parlerò oltre) ma trovare informazioni su un pezzo e cercare di organizzarle in modo semplice ma accattivante. Perché il pubblico che viene ai nostri concerti è eterogeneo e non sempre preparato musicalmente. La presentazione deve intrigare e coinvolgere, incuriosire verso quanto si andrà ad ascoltare... ben vengano perciò curiosità sull'autore, elementi sulla genesi dello spartito e riagganci ad utilizzi commerciali come in film o pubblicità. Una analisi musicale troppo approfondita potrebbe invece annoiare anche se, in certi contesti, non va rifuggita. Compito dello speaker è infatti, tra gli altri, capire quando allungare, quando stringere, quando inserire determinate informazioni o quando è meglio troncare. Non è solo una questione di tempi ma anche di "target" cioè del destinatario del messaggio. Una cosa è un concerto ad una Festa Popolare o ad una Sagra gastronomica, un'altra il Concerto Augurale. E lo stesso dicasi per la voce, le battute, gli intervalli temporali fra un pezzo e l'altro. Perché anche la persona più spigliata davanti ad un microfono si intimidisce, lo posso proprio garantire! Con il tempo ho imparato che le gaffes non sono il pericolo peggiore, anzi, certe volte divertono e animano la serata. E' la noia da evitare, gli sbadigli in agguato, la sonnolenza strisciante. E non è importante solo quello che si dice ma anche come lo si dice. Il momento più imbarazzante della mia "carriera" da presentatrice? Parlare davanti al pubblico di Segromigno in Monte (LU) con un terribile accento bresciano che avrebbe fatto sprofondare anche il più coraggioso! Ma, anche qui, l'esperienza mi ha insegnato che la prima qualità di chi presenta è la sicurezza: andare avanti sempre e comunque. E su questo chi mi conosce è certo: se comincio a parlare, chi mi ferma più?
Paola Galli
15/02/07 1^ Cena “Internautica”, ritrovo aperto a tutti i frequentatori del sito internet.
05/04/07 Concerto in diretta a “Musica intorno” a Più Valli TV.
06/04/07 Servizio religioso per il Venerdì Santo a Corna.
15/04/07 Gita a Riva del Garda in occasione del concorso “Flicorno d'Oro”.
29/04/07 Servizio a Piamborno per la 16^ Fiera dei Fiori.
05/05/07 Servizio a Boario per l'inaugurazione della nuova ala della Casa di Riposo Angelo May.
06/05/07 Scambio Musicale: esibizione della Banda Giovanile di Darfo a Casazza.
12/05/07 Partecipazione al Forum delle associazioni culturali della Valle Camonica a Cemmo di Capo di Ponte.
19/05/07 Concerto di Primavera al Teatro San Filippo di Darfo.
20/05/07 Servizio a Darfo per il Meeting Polisportiva Disabili Valle Camonica.
02/06/07 Scambio Musicale: raduno Bandistico a Casazza.
08/06/07 Concerto estivo a Bessimo nell'ambito dei “Concerti nelle frazioni”.
10/06/07 Servizio religioso a Montecchio per Corpus Domine e prima messa Don Marco Iacomino.
16/06/07 2^ Cena “Internautica”, festeggiamento primo anno di vita del sito internet.
29-30/06/07 e 01/07/07 Festa Popolare della Banda.
14/07/07 Scambio Musicale: raduno Bandistico a Pisogne.
21/07/07 Scambio Musicale: concerto del Corpo Bandistico Parrocchiale di Casazza ad Angone nell'ambito dei “Concerti nelle frazioni”.
01/09/07 Scambio Musicale: concerto della Banda Cittadina di Pisogne a Fucine nell'ambito dei “Concerti nelle frazioni”.
02/09/07 Servizio a Darfo per la Festa dello Sport.
07/09/07 Concerto estivo al Cappellino di Darfo nell'ambito dei “Concerti nelle frazioni”.
09/09/07 Scambio Musicale: raduno Bandistico ad Angolo Terme
23/09/07 Concerto a Darfo presso il Conservatorio nell'ambito della manifestazione “Bande in Piazza”.
07/10/07 Servizio a Gianico per l'Associazione dell'AVIS.
14/10/07 Servizio a Boario per l'Associazione degli Autieri.
27/10/07 Servizio a Corna per l'ingresso del nuovo Parroco.
28/10/07 Servizio a Fucine per la commemorazione del IV Novembre.
04/11/07 Servizio a Darfo per la commemorazione del IV Novembre.
17/11/07 Concerto della Banda Giovanile di Darfo a Pezzo di Ponte di Legno.
18/11/07 Servizio a Boario per l'Associazione degli Emigranti.
23-24/12/07 Pastorelle di Natale.
29/12/07 Concerto Augurale presso il Palazzo Congressi a Boario Terme.