02 Nuove leve parlano

Era già da parecchio tempo che ero entrato a far parte del giro della banda giovanile. Suono il clarinetto da due anni, ma solo ora ho cominciato le prime prove con la banda cittadina. Ho cominciato ad interessarmi alla banda quasi per caso: il mio vicino di casa un giorno di qualche anno fa, mi chiese se volevo andare con lui al corso di orientamento musicale, gratuito, al conventone. Io, sulle prime, ero rimasto titubante: avevo già altri impegni e poco tempo libero. Poi però lui mi convinse ed un mercoledì andammo, accompagnati da mio padre, al conventone appunto. Per il primo anno e mezzo abbiamo studiato soIfeggio, che ci veniva insegnato da Doriana, ed imparato il flauto dolce dal maestro Vittorio Alberti. Un giorno egli ci chiese che strumento avremmo voluto suonare: io ero incerto e scelsi lo strumento scelto dal mio amico, il clarinetto. Era a giugno prima delle vacanze estive. Quando queste furono trascorse bisognava tornare alla banda ed io ci tomai, mentre il mio amico no. Arrivato lì mi venne dato il bocchino del clarinetto e cominciai a suonare. Dopo un po’ di lezioni ricevetti il resto dello strumento. I miei successivi passi furono l’ingresso nella banda giovanile e l’acquisto di uno strumento mio. Il primo concerto con la banda giovanile lo ricordo ancora molto bene: era il concerto augurale di Natale 1993 aI S.Filippo di Darfo. Suonammo neIl’intervallo della Banda Cittadina e fu una grande emozione quando si aprì il sipario. E adesso eccomi qui, pronto o quasi, ad esordire nella banda cittadina. Pochi giorni fa mi è stata consegnata la divisa e, arrivato a casa non stavo nella pelle per provarla. La prima volta che sono venuto alle prove della banda cittadina mi sono trovato assieme ad un gruppo di persone più numeroso di quando suonavo nella banda giovanile. Ora sono l’unico clarinetto maschio che è entrato nella banda tra tutti quelli che facevano il corso di solfeggio con me. Sono molto contento di essere entrato in una banda più che centenaria che ha anche molti contatti con bande estere.

Enrico Colombo