Essere giovani in una realtà come la banda significa crescere insieme sentendosi coinvolti in prima persona in ogni attività che viene proposta, uniti da una passione comune per la musica che, per molti di noi è stata la genesi dell’amicizia che ci lega. Il fatto che col tempo il numero dei musicanti sia andato aumentando è a mio parere riconducibile al fatto che suonare in una banda significa, oltre che coltivare l’hobby della musica, anche incontrare una compagnia di cinquanta persone fra loro diverse, con cui confrontarsi, lavorare, studiare, divertirsi, con l’entusiasmo e la passione vera di coloro che vedono nella Banda un ambiente di vita e non solo un luogo in cui suonare e poi andarsene. Avere venti, trenta anni in meno di altri musicanti comporta spesso incomprensioni, ma è indubbio che la presenza di queste persone che hanno una famiglia e di conseguenza una certa esperienza umana oltre che musicale alle spalle è di riferimento per tutti noi giovani.
E’ bello trovarsi con queste persone, magari il venerdì sera dopo le prove, seduti attorno ad un tavolo a parlare, giocare a carte, discutere di musica, cantare canzoni popolari della nostra terra a noi poco conosciute con un buon bicchiere di vino che ci viene versato da mani esperte.
La presenza dei giovani è fortunatamente attiva nell’organizzazione di scampagnate, uscite serali, gite culturali, e nel Consiglio Direttivo che è un po’ il centro ed il punto di riferimento di ogni iniziativa. Il buon clima interno della banda ha fatto fiorire anche quel sentimento che la musica bene esprime e che è l’amore. Infatti si sono fidanzate e sposate più coppie che oggi hanno o sono in attesa di figli che speriamo siano il futuro della nostra Banda.
Vela Luciano