Ma noi ragazzi siamo stati protagonisti anche in ambito sportivo, quest'anno, con la prima partecipazione a un torneo di calcio aperta a tutte le Bande.
Formatasi la squadra e iniziati gli allenamenti, si è provveduto ad organizzare un comitato di tifosi i quali, muniti di tamburi, fischietta, pon-pons e soprattutto buoni polmoni, hanno preparato una versione alternativa della “Ricciolina” uno dei brani più cantati alla Banda, trasformata per l'occasione in "Una Squadrettina", La prima serata del torneo ci ha visto infatti impegnati contro il Volpino B, quindi entrambe le squadre hanno dovuto presentarsi musicalmente; evidentemente la nuova versione de “La Riccialina” ha agito da portafortuna, perché la partita si è conclusa con successo per noi, 4 a 1con tanto di autogol della squadra avversaria. I festeggiamenti dell'evento hanno però portato un piccolo incidente: nel proclamare eroe della serata l'autore dei primi 2 gol, lo si è preso in braccio e fatto saltare, dimenticando il soffitto malto basso e assistendo quindi a una sicuramente dolorosa ma alquanto comica testata del giocatore. Evento di cattivo auspicio, a quanto pare, perché da quel momento la fortuna é andata calando, tanto che alla seconda partita il risultato è stato 3 a 2 per gli avversari del Tavernola, ed il terzo ed ultimo incontro, contro il Casazza, ci ha portati alla “disfatta totale” per 5 a 0 senza rimedio. Secondo qualcuno, questo è stato dovuto alla mancanza di un rito propiziatorio, che nel nostro caso era la famosa “Una Squadrettina”, non cantata nella seconda e terza partita, appunto quelle che ci hanno visto barcollare e poi cadere definitivamente nella classifica del torneo.
Nonostante ciò noi tifosi abbiamo sempre sostenuto i giocatori, e trasformato il dopo partita in una grande festa alla Banda, dove si è mangiato, parlato e riso come sempre, perché dopo tutto l'importante è divertirsi tutti insieme, e anche se il nostro esordio calcistico non è stato particolarmente brillante, confidiamo nel fatto che al prossimo torneo ci rifaremo, ma arriveremo molto più fomiti di amuleti e riti propiziatori, perché non si sa mai………….
Chiara Marcon