La nostra festa popolare nasce undici anni fa, con lo scopo di raccogliere fondi per mantenere gratuiti i corsi di orientamento musicale per i ragazzi. Con grandi sforzi da parte di musicanti, sostenitori e genitori dei bandisti è diventata un bell’appuntamento annuale che ci aiuta a divulgare la cultura bandistica e non ultimo ci aiuta economicamente a sostenere le attività musicali dell’associazione. Tuttavia nonostante i buoni risultati ottenuti, la festa popolare non è mai decollata come hanno fatto le grandi sagre paesane (Fucine o Erbanno per citarne alcune).
Nonostante il tanto lavoro fatto, la buona volontà di migliorare di anno in anno, la nostra festa è rimasta, seppur in crescita costante, una piccola festa. Pulita, ordinata, credo abbastanza ben fatta ma pur sempre piccola. Non abbiamo l’ambizione eguagliare i colossi dei casoncelli, o dell’anatra o qualcos’altro, ma l’ambizione di vedere i capannoni strabordanti di gente per tutte le tre serate della festa, sì. Le ragioni del mancato decollo della festa sono molteplici, e se avessimo delle risposte non staremmo a discutere di tutto ciò. E’ tuttavia da osservare che le grandi sagre diventano tali quando esistono i presupposti per la concatenazione di tre fattori, a parer mio, fondamentali: in primo luogo le grandi sagre nascono quando un intero paese, (e non un gruppetto di volenterosi musicanti), si muove, trascinando amici e parenti nell’obiettivo comune; in secondo luogo la festa è in grado di offrire una eccellente gastronomia e un servizio adeguato, oltre ad un intrattenimento adatto a rendere gradevole la serata. Se non ci sono i presupposti per il primo fattore, difficilmente si passerà al secondo, se non ci sono i presupposti per il secondo fattore, difficilmente si passerà al terzo e fondamentale fattore: la massa degli ospiti. Quindi il terzo punto è: una festa decolla solo quando la garanzia di trovare tanta gente, amici e conoscenti, attira le persone, e le persone vanno alla sagra perché diventa un punto d’incontro garantito. Tutto questo teorema cerca di dare una interpretazione al “galleggiare” della nostra barca: credo che sostanzialmente i tre fattori, fino a quest’anno, non si siano mai allineati.
Ma a luglio, questa volta, ci siamo davvero avvicinati: grazie all’occasione del 150° anniversario di fondazione abbiamo voluto “investire” molto più del solito nell’intrattenimento, quest’anno davvero eccezionale e unico col magnifico gruppo del liscio, la superlativa brass band ed i concerti delle bande di Vallecamonica. Lo sforzo economico ha ripagato veramente bene, talmente bene che al sabato, e vi assicuro questa non è fantasia, la brass band è piaciuta a tal punto che i nostri ospiti dopo cena, invece di godersi la serata bevendo qualche bicchiere in più com’è solito accadere, sono rimasti a bocca aperta ad ascoltare ed applaudire lo spettacolo. Primo risultato: le consumazioni al bar si sono arrestate con ovvia perdita per l’incasso. Ma va benissimo così poiché uno degli obiettivi della festa popolare è anche quello di divulgare la cultura musicale bandistica. Secondo risultato: la serata successiva ha subito un aumento mai visto di ospiti, molto probabilmente attirati dalle voci positive della serata precedente. La buona riuscita del venerdì ha attirato gente al sabato, il sabato ha attirato gente per la domenica e la domenica eccezionalmente ricca di ospiti si spera farà da traino per l’anno prossimo. Che sia davvero l’anno del centocinquantesimo ad offrire un trampolino di lancio per il decollo della nostra festa??? Ce lo auguriamo ma mentre noi anche l’anno prossimo ce la metteremo tutta per perfezionare il servizio, voi preparate lo stomaco e la voglia di festeggiare la nostra e la vostra banda!!!