04 Gita a Torino
Da un po' di tempo si pensava di organizzare una gita alternativa per poter stare tutti insieme e riuscire ad integrare al meglio anche i nuovi entrati. E cosa c'é di meglio di una gita?
Scartati a priori gli itinerari marittimi e lacustri (la banda non ha infatti molta fortuna con la meteorologia... è stata spesso vittima di nubifragi, maremoti e quant'altro in passato), la scelta è ricaduta su Torino e si è organizzato il tutto per domenica 10 ottobre 2004. Ben 54 siamo partiti all'alba, alle 6 del mattino! II ritrovo in “piazza mercato” a Darfo non é stato dei migliori: sguardi dormienti, residuo delle poche ore di sonno godute, qualche ritardatario che manca all'appello, ma poi il viaggio é tranquillo: c'é chi sonnecchia, chi chiacchiera...
La sosta in autogrill, a suon di fumanti cappuccini e fragranti brioches, risveglia proprio tutti. Verso le 10.00 raggiungiamo Torino: il capoluogo piemontese si presenta però nebbioso e uggioso, scatenando commenti da parte di tutti. La guida ci raggiunge in piazza Castello, sale con noi sul pullman e inizia parlandoci della storia di Torino, dei suoi monumenti, edifici ed opere d'arte... E' interessante il racconto della vita della regina Cristina: contornata da più amanti, si assicurava poi il loro silenzio facendoli ammazzare (inutile dire che anche in questa circostanza i commenti si sprecavano). A piedi raggiungiamo poi il “parco del Valentino” e ci stupiamo nel vedere quanti, di buon mattino, pratichino jogging costeggiando il Po, dove solerti canottieri si esercitano. Arriviamo ad un borgo di stampo medievale costruito nel XIX secolo: all'ingresso, prima di viuzze e stradicciole, c'é una fontana in cui tutti lanciano monete portafortuna. AI termine di un altro giro turistico in pullman del paese, dove tra le altre abbiamo visto Duomo e palazzo Reale, la guida ci accompagna per il pranzo al sacco nel grande parco dei “Giardini Reali” e ci saluta. Grazie ad un inatteso sole che fa capolino, tutti ci animiamo e il pranzo diventa uno scambio conviviale di formaggi, biscotti, torte ecc... Ben rifocillati, in vari gruppetti, gironzoliamo per la città e c'é chi paga 2 un caffé in un barettino del centro!
Giunte le 14.00 ci si ritrova fuori dal museo egizio e ci si divide in due gruppi che entreranno a 10' minuti di distanza I'uno dall'altro. II cammino è lungo e parole delle guide impegnative, ma il fascino di certi reperti è altrettanto intenso. In particolare colpiscono i papiri, scritti così minuziosamente e finemente decorati. E cosa dire delle mummie? Rinsecchite si, ma straordinariamente conservate. ..Ci si potrebbe dilungare all'infinito nella descrizione di questo museo, ma sarebbe comunque limitativo! Una volta usciti si ha un'ora libera a disposizione: c'é chi va a bere il famoso "bicerin" torinese, altri sfidando la stagione, si prendono un bel gelato mentre sotto i portici alcuni acquistano orecchini e braccialetti dalle numerose bancarelle. Alle 17.00 si riparte alla volta della nostra mitica valle, tutti si scambiano pareri sulle cose viste, prima che Egidio inizi ad intrattenere con le sue famose barzellette... Solo Lorenzo dorme sonni beati! Verso Milano ci assale un nubifragio (altrimenti non sarebbe stata una vera gita della banda). Giunti a Darfo alle 20.30, ci dirigiamo in pizzeria per una cena in compagnia. Queste giornate sono indispensabili per un gruppo eterogeneo come il nostro, perché permettono di approfondire rapporti con persone che, vista la disposizione dell'organico e la differenza di età, si conoscono appena.
E’ bello vedere il nostro maestro, una volta tanto, rilassato e senza tensioni, ridere e scherzare nel museo e per le vie della città insieme ai ragazzi più giovani con battute di ogni tipo!
Ma dopotutto questa è la banda di Darfo: un gruppo spesso invidiato da molti!
Cristina e Davide