05 Era una notte buia e tempestosa ....
L' evento della serata del 3 settembre per la nostra banda era il concerto che avremmo dovuto tenere a Rovato, per ricambiare il favore della banda locale, già nostra ospite in una tiepida serata ad Erbanno, pochi mesi prima.
Ma il destino aveva in serbo ben altro per noi. .. Chi scrive aveva lasciato casa diretta alla sede della banda, pronta ad aiutare a caricare strumenti e cartellette sui pullman; qualche pesante goccia di pioggia si era scontrata con il parabrezza, ma tant’é: in caso di pioggia, sapevamo, il concerto si sarebbe tenuto altrove, ma ci sarebbe comunque stato. E così pure il rinfresco, gradito ringraziamento della banda di Rovato.
Qualche minuto dopo l’arrivo alla sede, le poche pesanti gocce di pioggia erano diventate un uragano che nemmeno a New Orleans: una tempesta che aveva accompagnato l’arrivo dei bandisti, bloccati all'interno delle auto in attesa del momento migliore per precipitarsi fuori e valutare la situazione con i colleghi.
Nel frattempo il pullman prenotato per il viaggio, apparentemente di due metri più lungo del solito, aspettava fuori dal cancello, non riuscendo ad entrare, e trasformandosi così in un nuovo problema: come fare a caricare se il pullman e così distante e la pioggia non accenna a smettere? Senza perdersi d'animo, i bandisti avevano iniziato a preparare il necessario per il viaggio, scambiando chiacchere ed impressioni sulla situazione.
Dopo una lunga attesa, finalmente la tempesta sembrava essersi calmata, e correndo sotto gli ombrelli ognuno aveva fatto del suo meglio per rendere I'operazione di carico il più veloce possibile: con un solo viaggio strumenti e cartellette erano stati depositati nel vano bagagli del pullman, e i bandisti avevano preso posto.
Ecco sedute le ragazze, avvolte nelle giacche per scaldarsi, in sandaletti e scarpine aperte e fradice, le pettinature rovinate superficialmente; i ragazzi, pur indossando scarpe chiuse, non stavano meglio: la pioggia è democratica.
II pullman inizia la sua corsa e molti si domandano com'è la situazione a Rovato, se suoneremo all'aperto, come sarà il rinfresco, se avremo molto pubblico.
Passiamo sul lago d'lseo, e l'aria pulita dopo la tempesta unita alle luci del tramonto ci regala un panorama meraviglioso, mentre cominciano ad uscire le prime stelle. Intorno a noi le strade portano i segni della pioggia, ma anche molta grandine che aveva colpito improvvisamente numerosi luoghi. E infatti a Rovato siamo accolti da... un deserto: strade vuote, chicchi di grandine grossi come sassi su strade e macchine, si fa strada la sensazione che non avremo un folto pubblico stasera. .. In effetti la pioggia ha causato non pochi problemi per i compaesani dei nostri colleghi, e il concerto, ci viene detto che è stato annullato: sono tutti a casa a riparare i danni, e stasera non si parla di fare o ascoltare musica: ma in mezzo a questa desolazione improvvisa c'é una buona notizia per i musicanti di Darfo: il rinfresco si terrà lo stesso. Scendiamo dal pullman e veniamo guidati per le strade deserte verso l'oratorio, dove qualche volontario ci sta cucinando una graditissima cena, che viene accolta con piacere, divorata, applaudita. La serata si conclude con numerose partite a calcetto, e un ringraziamento a gran voce insieme alla promessa (naturale) che il concerto sarà recuperato appena possibile.
I bandisti ritornano al pullman satolli e allegri, impegnandosi nel viaggio di ritorno in conversazioni profonde... o quasi.
Per molti musicanti l'arrivo a Darfo coincide con... la nanna.
Ma per un nutrito gruppo di nottambuli c'é ancora tempo per bere qualcosa insieme, in attesa di una nuova occasione per suonare, divertire, divertirsi.
Chiara