Semibreve 1997

01 L'ideale ad ogni costo

Tutti voi in molte occasioni durante l’anno avete potuto leggere sui manifesti delle nostre attività musicali e non. “Il ricavato servirà a mantenere attivo e gratuito il corso di orientamento musicale per i ragazzi”. Non ci stancheremo mai di ripeterlo, perché siamo veramente fieri di riuscire in questo oneroso impegno. Ma cos’è questo corso o meglio, cosa sono questi corsi?
Prima di tutto bisogna sottolineare che sono aperti a tutti i ragazzi che hanno un’età dai nove anni in su (dalla quarta elementare in avanti); questi iniziano con un corso propedeutico tenuto dal direttore dei corsi nonché Maestro della nostra banda, il prof. Alberti Vittorio, con nozioni di solfeggio. Dopodiché si inizia su volontà del ragazzo o su consiglio nostro, a seconda dell’eventuale  predisposizione, ad “armeggiare” con lo strumento messo a disposizione (sempre gratuitamente) da noi sotto la guida di un insegnante specifico diplomato al conservatorio: attualmente gli insegnanti sono sei e curano le sezioni di clarinetto, saxofono, ottoni, flauto, oboe e percussioni.
Dopo un paio di anni (in base alle capacita o alla buona volontà) questi giovani iniziano a suonare tra le fila della Banda Giovanile! indispensabile gruppo che serve ad inserirli gradualmente nella Banda Madre.
Proprio per le difficoltà delle partiture di quest’ultima abbiamo sentito la necessità, alcuni anni fa, di creare la banda giovanile dove la musica d’insieme insegna a migliorare la propria tecnica e allo stesso tempo le partiture piuttosto semplici e molto orecchiabili non scoraggiano le nuove leve.
Tirando le somme quindi servono: metodi musicali, insegnanti e strumenti. Tutto questo costa alla banda circa 12 milioni l’anno. Certo, si potrebbe dire che basterebbe far pagare una quota di iscrizione ai ragazzi che frequentano i corsi e già si potrebbe assorbire notevolmente questa ingente spesa! Ma noi crediamo (e ci crediamo davvero) che la musica debba essere alla portata di tutti e quindi la banda deve dare la possibilità di apprenderla, a tutti coloro che vogliono avvicinarsi ad uno strumento musicale, e di ascoltarla, a quelli che apprezzano questo genere di musica per altro abbastanza vario.
La banda in origine aveva lo scopo di permettere l’ascolto di “musica nobile” anche al popolo. Ora però i tempi sono cambiati e chi di noi non ha in casa uno o più dischi di musica sinfonica od operistica?
E’ per questo che oggi la banda propone musica diversa che spazia dalla classica alla leggera, dalla moderna alla futuristica, fino al repertorio espressamente scritto per essa. E’ musica che diversamente noi non sentiremmo né in televisione né alla radio.
Nell’Europa settentrionale la mentalità riguardo a gruppi come i nostri è all’avanguardia e anche noi piano piano ci stiamo spingendo in quella direzione. Permettere, quindi a tantissimi giovani di frequentare la nostra associazione gratuitamente è un enorme investimento economico sì, ma è soprattutto un modo pel valorizzare sempre più la musica e impegnare saggiamente questi giovani che saranno la società di domani.
Ringraziando l’amministrazione Comunale che anche quest’anno, con il suo contributo, si è dimostrata sensibile ed attenta ai nostri bisogni, ricordo ad ognuno di voi che con una minima somma si può diventare socio sostenitore e che con la vostra presenza ai nostri concerti, rendereste concreto il nostro continuo lavoro di istruzione musicale.

Gabossi Daniele

 

02 Cosa ne pensa il Presidente

La Banda Cittadina di Darfo Boario Terme, della quale sono Presidente da oramai 19 anni, continua a mantenere viva e a trasmettere la passione nei confronti di un’arte musicale che tocca profondamente l’animo ed il sentimento della gente, consolidando il suo proficuo rapporto con la rea1tà civica e sociale e promuovendo la diffusione e la valorizzazione della conoscenza musicale tra i giovani.
La creazione di una "scuola musicale" aperta a tutti voluta dal maestro Vittorio Alberti (che da tanti anni dirige la nostra banda con passione e competenza) ha permesso a molti giovani di raggiungere un’accurata preparazione di base e di ampliare notevolmente il repertorio musicale.
Attualmente sono cento i ragazzi che frequentano la scuola e che sono destinati ad abbassare ulteriormente l’età media dei musicanti, i quali, anche attraverso i gemellaggi ed i confronti con alcune realtà musicali e culturali europee, hanno raggiunto un buon livello di perfezionamento.
I cittadini di Darfo Boario Terme devono essere orgogliosi della loro banda poiché, pur essendo composta da elementi molto giovani, è riuscita a farsi apprezzare anche all’estero.
Come presidente, sento il dovere di ringraziare la Civica Amministrazione per la generosità con la quale ha saputo rispondere alle nostre esigenze e, nello stesso tempo, sono costretto a ricordare agli amministratori pubblici che dovrà essere al più presto portata a termine la ristrutturazione della scuola di musica, nel rispetto delle vigenti leggi scolastiche. Ho avuto dal sindaco ing. Pelamatti e dall’assessore alla cultura rag. Novelli la promessa che faranno di tutto per reperire i fondi necessari per risolvere anche questo problema.
Desidero inoltre ringraziare il maestro Vittorio Alberti, tutti i musicanti ed i 200 suoi sostenitori, vale a dire gli “amici della banda” che ci sono costantemente vicini e ci permettono, con i loro generosi contributi, di “tirare avanti”.
Invito fin da ora tutta la cittadinanza  a partecipare al tradizionale Concerto Augurale di fine anno che la nostra banda terrà proponendo dei messaggi musicali in parte rinnovati sia dal punto di vista del contenuto culturale che dal punto di vista delle difficoltà tecniche.
Con la speranza che, non la mia, ma la vostra banda possa continuare a vivere ed a operare ancora per tantissimi anni.

Cav. Giovanni Chini
 

03 Concorsi ..... Perchè?

IIl 18 e 19 ottobre nel capiente (700 posti numerati) "Auditorium Serassi" di Villa d'Alme (Bg), si è tenuto il 1° Concorso di classificazione delle bande bergamasche che è stato organizzato dalla A.B.B.M. (1) alla quale aderiscono quasi tutte le bande della vicina provincia. Vi hanno partecipato dieci bande. La giuria era composta dal presidente della A.B.B.M. e dai maestri Franco Cesarini, Carlo Pirola e Claudio Mandonico che hanno giudicato sui sei seguenti punti:

1) intonazione e purezza del suono;

2) qualità ed equilibrio delle parti;

3) tecnica ed articolazione;

4) dinamica;

5) ritmo;

6) interpretazione.

Ogni componente della giuria esprimeva il proprio voto (da 1 a 10) su ogni punto e quindi il punteggio massimo era 360 e il punteggio minimo per ritenere superata la prova era 216.
Fin qui la cronaca e non ci interessa elencare i vari punteggi acquisiti dalle bande, ma far notare che finalmente anche in Italia alcune associazioni sono passate dalle chiacchiere ai fatti. Si, perché sono anni che se ne parla a tutti i livelli (provinciale,regionale, nazionale) ma poco o niente è stato fatto.
Perché é importante che le bande partecipino a tali concorsi è facilmente intuibile: è uno stimolo a migliorarsi, si acquisisce la consapevolezza dei propri mezzi ed è una "sfida" non tanto con altri quanto con le proprie capacità e ciò alla fine risulterà appagante per tutti i componenti.
Per aiutare i maestri e dirigenti nel compito di auto-classificarsi è stata stilata da parte della W.A.S.B,E. (2) sezione italiana, una lista, divisa per categoria dei brani originali da concorso.
Le categorie proposte sono eccellenza, prima, seconda e terza categoria come si auspica vengano suddivise le bande in futuro.
La nostra banda ha partecipato in passato ai primi concorsi ottenendo lusinghieri risultati, mentre negli ultimi anni si è puntato più sugli scambi con l’estero.
Penso comunque che, nel prossimo futuro, terremo in considerazione 1’eventuale partecipazione ad un concorso, meglio ancora se sarà di classificazione.

NOTE:
(1) Associazione Bergamasca Bande Musicali;
(2) World Association for Symphonics Bands and Ensambles (associazione mondiale per bande sinfoniche).

M.o Vittorio Alberti

 

04 Primi passi nella Banda

La mia esperienza musicale e bandistica ha avuto inizio circa 7 anni fa quando, convinta da un'amica, ho vagato per un po' tra flauto e clarinetto alla ricerca dello strumento adatto a me, ma senza risultati.
Dopo una pausa di riflessione, nel '94 ho avuto un"'illuminazione", ed eccoci qua, il mio sax tenore ed io.
Dopo un anno di studi sono entrata nella banda giovanile ed ho compiuto i primi passi nella musica di insieme, oltre che in una compagnia di gente simpatica con la quale mi piace molto stare.
Pochi mesi dopo l'ingresso nella giovanile ho acquistato uno strumento tutto mio che suono con passione, è il caso di dire, dato che mi piace moltissimo, e sempre più da quando sono diventata membro della banda ufficiale, quella "grande"con divisa, prove più lunghe, parti più impegnative ecc. Conoscevo già molte persone, per cui mi sono ambientata facilmente, già dopo tre mesi nella giovanile la mia timidezza era sparita grazie a tanti amici primi fra tutti i compagni del corso di sax, e in seguito il "reparto" delle trombe, dei clarinetti, dei flauti ecc.
Considero la banda una delle organizzazioni più belle delle quali potessi far parte, per la musica, le iniziative, la festa di luglio, le prove e i concerti, le partite a calcetto e le chiacchere, tutti gli amici straordinari che ho trovato.
E' un ambiente allegro nel quale mi trovo a mio agio e mi diverto, e sono quindi molto felice di far parte di questo stupendo gruppo di musicisti e amici.

Chiara Marcon

 

05 La gioventù di mezzo

La nostra banda ha un'età media veramente bassa e questo è uno degli aspetti che più colpiscono, anche l'osservatore un po' disattento. Pochi invece sanno che, nel nostro gruppo di persone giovani, intervengono altre stratificazioni, per cui si parla spesso di ultimi arrivi, ragazzini e ragazzi quasi adulti. Io faccio parte di quest'ultimo, di cui si parla poco a dire il vero, forse perché il nostro momento di "gloria" l'abbiamo già avuto entrando nel complesso maggiore ed è giusto che si lasci il "palco scenico" ai nuovi.
Io, come tanti altri tra i 20 e i 25-26 anni sono cresciuta all'interno della banda; sono stata anch'io per lungo tempo una novellina e devo dire che mi stupisco ad essere considerata oggi quasi una veterana. Ripenso a come tredicenne guardavo i ventenni di allora e mi chiedo se i tredicenni di oggi mi vedano come io allora vedevo i grandi: lontani.
Ed invece eccomi qui, oggi, ad applaudire i nuovi entrati come qualche anno fa fummo applauditi noi, e ad incoraggiarli come fummo incoraggiati noi, così, senza bene rendercene conto, siamo passati di generazione, siamo diventati adulti, forse grazie alla banda che invece, pur cambiando i tempi, le persone e le mode, rimane lì sempre uguale eppure sempre diversa, pronta a farci diventare più maturi, attraverso il contatto con gli altri e mille esperienze in gran parte piacevoli e qualche volta un po' meno ma forse proprio per questo più costruttive.

Paola Bianca Galli
 

06 Socio è bello

Caro socio, carissimi lettori, con la fine dell’anno si avvicina anche la fine del mandato di questo Consiglio Direttivo. Sono stati quattro anni intensi, pieni di lavoro e, molto più importante, pieni di soddisfazione. Come ben sapete, la media dei soci tesserati e di circa 200 l’anno, un numero che però deve aumentare, perché questo porterebbe la Banda Cittadina ad avere un maggior sostegno economico. Cosa questa sicuramente molto importante, ma, altrettanto importante è anche un sostegno morale, un incitamento che ci sproni verso un futuro pieno di successi, come Consiglio Direttivo stiamo già lavorando per fare in modo che la nostra sede diventi sempre più accogliente, e in questo senso i programmi per un prossimo futuro sono molto interessanti.
Se mi permettete quest’anno, oltre che a ringraziare tutti quelli che si sono adoperati per la Banda in qualsiasi occasione richiesta, vorrei fare un piccolo appello generale ai genitori dei musicanti. Non vuole essere un rimprovero, neppure voglio che venga accolto con animo cattivo, però mi sembra di vedere in diverse occasioni, una loro scarsa partecipazione alla vita della Banda.
Non dobbiamo vergognarci nel seguire i nostri figli durante i loro servizi ed i loro bei concerti. Certo una parte dei musicanti non è più tanto giovane però, se l’età media è di soli 24 anni, vuol dire che tanti sono giovanissimi. Seguiamoli se possibile, faremo loro molto piacere e nel contempo senz’altro questo ci renderà molto felici ed orgogliosi di far parte della Banda (anche se non direttamente), comunque potremo dire “Mio figlio suona nella Banda Cittadina!”.
Grazie per la fiducia e l’appoggio che ci avete dato in questi quattro anni. Arrivederci alla festa di S.Cecilia il 22 novembre ed al Concerto Augurale il 28 dicembre al Teatro S.Filippo di Darfo B.T.

Il rappresentante dei soci
Giuseppe Albertinelli

 

07 «L'alfiere» Il porta bandiera

Molti si chiedono il significato della parola “Alfiere”.Io no credo di essere la persona più indicata per spiegare quali siano i contenuti veri ed ufficiali di tale mansione, ma certamente posso dire quali siano le mie sensazioni quando mi ritrova a portare la bandiera davanti allo schieramento della banda per aprire le sfilate.
Durante le manifestazioni, prima di iniziare a marciare, stare lì davanti a tutti i ragazzi e le ragazze della banda mi mette in agitazione, in più ho sempre paura di non riuscire ad andare al passo.
Ma durante le sfilate non sono solo, come del resto non lo si è mai alla banda, così mi sento sostenuto dallo sguardo di tutti quei giovani ragazzi che hanno tanta voglia di fare bene quando suonano non c’è ostacolo che li possa fermare.
Quindi l’Alfiere, come qualsiasi altra mansione della banda è un modo di vivere insieme emozioni in musica.

Egidio Pennati

 

08 A proposito di suonatori

Ripropongo in questo numero una sorta di codice di comportamento per suonatori, di stampo vagamente salace; apparso nel bollettino della musica cittadina di Rorschach e segnalato nella parte tedesca della Rivista Bandistica n, 2/95. Penso possa essere attuale anche alle nostre latitudini più latine, e magari saprà dare lo spunto ad una discussione su certi malvezzi bandistici a quanto pare ben radicati un po’ d’appertutto.

I dieci comandamenti per i suonatori:
1 - Le prove della banda sono riservate ai più deboli. Tu puoi fame volentieri a meno;
2 - Cerca di arrivare il più possibile in ritardo: ciò ti renderà particolarmente stimato presso gli altri suonatori;
3 – E’ fondamentale che ti si possa sentire forte al di sopra del resto della banda, in particolare il piano vale solo per gli altri;
4 - Le osservazioni e le spiegazioni del Maestro valgono ovviamente solo per gli altri, tu sai di gran lunga molto meglio come si deve suonare e ti annoi. E dunque cosa buona che tu lo faccia notare sotto forma di sbadigli e di osservazioni a mezza voce;
5 - Non lasciarti sfuggire nessuna opportunità di intrattenerti con i vicini: questo rende più vivace la prova e quindi permette al direttore di lavorare in modo più concentrato;
6 - Cerca assolutamente di non esercitarti mai a casa, dato che a questo scopo sono state appositamente organizzate le prove della banda. E il Maestro che deve spiegare le musiche;
7 - Evita pure di fare esercizi giornalieri per la sonorità dello strumento, perché potrebbero nuocere all'impostazione e al labbro;
8 - Fa in modo che le tue prestazioni vengano riconosciute convenientemente, critica a più non posso e non dimenticare di ricordare agli altri che un tempo tutto andava meglio;
9 - Ricorda che gli strumenti non devono necessariamente essere in buono stato quando si arriva alla prova, durante la prova resta ancora sufficiente tempo per smontare pistoni o per sistemare le ance;
10 - Non devi apportare ne nuove iniziative ne proposte interessanti alle prove, questo e compito è del maestro e del comitato.

Qualcuno vuole fare osservazioni su questo decalogo, o sui problemi del suonatore in generale? Scrivete la vostra opinione ci interessa.
E buona prova!

09 Il Baghèt e la Zampogna

Baghet

Il termine baghet sta ad indicare un tipo di cornamusa diffuso fino a metà di questo secolo nella provincia di Bergamo e poi dimenticata. Recenti lavori di ricerca hanno invece portato ad una riscoperta e rivalorizzazione di tale strumento.
I risultati più concreti sullo studio del baghet sono stati raccolti in Val Gandino dove sono stati ritrovati alcuni strumenti ed incontrato un suonatore, Giacomo Ruggeri detto "Fagòt" di Casnigo (1905-1990).
Il baghet della Val Gandino è costituito da una canna per il canto, detta diana o pia, da due bordoni d’accompagnamento, conosciuti come bas o orghegn e dal sacco, la baga, ricavata da pelle di pecora o capra ritagliata, con il pelo lasciato all'interno e poi cucita.

 

Zampogna

Strumento aerofono della musica popolare diffuso in una grande varietà di tipi in tutta l'Europa, in Asia sino all’India, e nell’Africa settentrionale. Consiste in una o più canne sonore inserite in appositi innesti di legno, di corno o di metallo (blocchi) fissati ad altrettante aperture di un otre di pelle entro il quale si accumula l'aria, immessavi tramite un cannello dalla bocca del suonatore o da un mantice da lui manovrato con il braccio. L'aria, sotto la pressione del braccio del suonatore che stringe l’otre, alimenta le ance semplici o doppie di cui le canne sono munite. Una o due di queste (chanter) sono dotate di fori per le dita, a volte con l’aggiunta di chiavi, e producono la melodia e l’accompagnamento armonico-ritmico; le altre canne (bordoni) sono prive di fori e producono ciascuna un’unica nota costante, che fornisce l’accompagnamento di base, in accordo consonante con la nota fondamentale del chanter. L'origine della zampogna va collocata probabilmente nel Vicino Oriente attorno agli inizi dell’era cristiana. Essa era comunque nota ai romani (tibia utricularis), anche se considerata strumento esotico e di uso marginale. Nel medioevo la zampogna divenne in occidente uno degli strumenti più diffusi, almeno tra quelli di alto volume sonoro. Uscita progressivamente dall’uso nella musica d'arte a partire dal rinascimento con la crisi della sensibilità modale, cui la zampogna è indissolubilmente legata, continuo ad avere fortuna nella musica popolare, ove si specializzò, differenziandosi in numerosi modelli distribuiti in aree geografiche precise, e raggiunse spesso vette ragguardevoli di qualità musicale. Legata sovente, ma non necessariamente, al mondo pastorale, fu comunque per lo più associata all'immagine del pastore, fino a diventarne simbolo e a far parte integrante dello stereotipo culturale ripreso dalle mode arcadiche,

Nome attribuito per antonomasia allo strumento a riserva d'aria diffuso nell’Italia centro-meridionale, e caratterizzato dalla presenza di due charter, intonati ad intervallo di quarta o di ottava, e uno o più bordoni, tutti raggruppati in un unico blocco inserito nel collo dell'otre. Se ne conoscono numerosi tipi, raggruppabili in due grandi categorie: una a chanter conici ad ancia doppia, con canne diseguali, e l'altra a chanter cilindrici o cilindro-conici con canne di eguale lunghezza. Tra le prime spiccano la zampogna a chiave e la cosiddetta zoppa (priva di chiave), diffuse in Lazio, Molise, Campania, parte della Calabria e della Sicilia (Palermo); tra le seconde; le zampogna dette a paro (Calabria, Sicilia orientale), la surdulina italo-albanese, la zampogna di Fossalto (Molise) con tubi di canna. L’uso della zampogna è legato alla tradizione natalizia della pastorale e al ballo (saltarello, tarantella).

Nome attribuito talora a vari strumenti ce somigliano alla zampogna propriamente detta per timbro o perché muniti di ancia, o che sono composti di una pluralità di dispositivi sonori e di conseguenza richiamano l’etimologia del nome zampogna (dal greco symphõnia = consonanza di suoni, insieme di suoni emessi simultaneamente), come nel caso del flauto di Pan o siringa, della ghironda, dello scacciapensieri.
 
 
Per maggiori informazioni e dettagli sul "baghet",  vi suggeriamo il bel sito curato da Valter Biella tutto dedicato agli strumenti della musica popolare della  bergamasca :
 
http://www.baghet.it/index.html
 

10 Tradizione e novità

Se una tradizione viene interrotta, che tradizione è? E se una tradizione viene “innovata”, è ancora una tradizione? L’appuntamento annuale della Banda con le "Pastorelle" è ormai il indubbiamente una tradizione che da 15 anni continua ad appassionare sempre più persone anche nelle fila della nostra associazione.
II significato che comunemente viene dato alla parola tradizione è quello di continuità, del perpetuarsi di avvenimenti costantemente nel tempo, di “conservatorismo” insomma. Ma questa definizione può stare un po' stretta ad un’associazione costituita prevalentemente da giovani, in continua evoluzione e fermento. Da qui la voglia, quindi, di cambiare qualcosa; di migliorare, se possibile. E da questa apparente situazione di contrasto bisognava cavar fuori un’idea che salvasse capre e cavoli: qualcosa di “nuovo” ma di “tradizionale”.
La Banda di Darfo è da diversi anni che non si ferma davanti a nessuno ostacolo (conto corrente permettendo, naturalmente) e la soluzione è stata trovata: acquistare un “baghet”. La presenza, il suono caratteristico della zampogna per il nostro gruppo è decisamente una “novità”, per la tradizione natalizia sicuramente no.
Se consultiamo il vocabolario, poi, alla parola “tradizione” leggiamo: la trasmissione del patrimonio culturale delle generazioni passate. Perbacco più tradizionale di cosi!
Risolto dunque il paradosso dell’offrire alla comunità una “vecchia novità” restavano i problemi di dove procurarci lo strumento e di come farlo suonare. Per l’acquisto abbiamo scovato a Bergamo un giovane artigiano, studioso di questo strumento e della cultura popolare ad esso legata, che in breve tempo ha costruito un baghet appositamente intonato in Sib per adattarsi alle tonalità normalmente usate dalla banda nelle partiture natalizie. Il secondo problema lo si è risolto affibbiando la "rogna" al sottoscritto (incombenza peraltro accolta con entusiasmo). Ottenere da uno strumento mai suonato prima qualcosa che abbia la parvenza di un suono melodico è sempre una bella impresa. Nel caso specifico la difficoltà non sta’ nella diteggiatura che è simile a quella del mio strumento abituale (il saxofono), ma nel dispendio enorme di fiato, nell’abilità nel mantenere costante la pressione dell’aria all’interno del sacco (baga) per ottenere delle note intonate, cosa che annovera la zampogna fra gli strumenti meno docili da questo punto di vista. La poca dimestichezza con questo strumento può provocare spiacevoli sensazioni all’orecchio; chiedetelo ai miei vicini.
Prove generali il 21 Dicembre a Brescia, in centro, dove con un’altra ventina di bande musicali della provincia il nostro gruppo suonerà le classiche "pastorelle" e, magari, qualche partitura moderna; così, tanto per far qualcosa di nuovo. Ma sempre con quello spirito di pace e di gioia che solo la grande festa della Natività può infondere negli animi.
L’appuntamento con la città di Darfo Boario Terme sarà comunque, anche quest’anno, la vigilia di Natale, allietata dalle note della banda cittadina con accompagnamento di baghet.
Come tradizione vuole.

Luigi Tagliabue

11 Un'iniziativa di solidarietà

La Banda Cittadina e il Coro ANA di Darfo Boario Terme con la collaborazione della Caritas di Vallecamonica e la Protezione Civile di Vallecamonica e Alto Sebino stanno organizzando per la serata di sabato 3 gennaio 1998 alle ore 20.45 presso il Centro Congressi di Boario Terme, una manifestazione di solidarietà a favore delle popolazioni colpite dal terremoto.
Il programma musicale prevede l’esibizione della Banda Cittadina che si avvicenderà con il Coro ANA in una felice accoppiata. Nell’intervallo delle esecuzioni la Protezione Civile e la Caritas illustreranno al pubblico le iniziative concrete che fin qui hanno prodotto a sostegno della gente dell’Umbria e delle Marche.
L’iniziativa assume un particolare rilievo anche in considerazione del periodo nel quale si svolge, infatti le festività natalizie richiamano sicuramente al senso solidarietà verso chi ha perduto anche il bene più prezioso ossia la propria casa.

I fondi raccolti durante la maratona musicale verranno affidati a Caritas e Protezione Civile che già operano da diverse settimane nei territori colpiti dal terremoto.

Un programma dettagliato della serata prevede:

ore 20.45: Apertura musicale della Banda Cittadina di Darfo Boario Terme;
ore 21.30:Intervento della Caritas e della Protezione Civile con proiezioni video dei territori colpiti dal terremoto;
ore 21.45: Concerto del Coro ANA di Darfo Boario Terme;
ore 22.30: Intervento della Caritas e della Protezione Civile;
ore 22.45: Concerto di chiusura con Banda e Coro insieme;
ore 23.30: Chiusura della manifestazione.

Per ulteriori informazioni e/o chiarimenti telefonare a:
Banda Cittadina e Coro ANA di Darf
o Boario Terme allo 0364/536020,
Caritas di Vallecamonica e Alto Sebino allo 0364/535777.

12 Prossimi impegni

I PASTORELLI FANNO IL BIS

Anche quest'anno come di consueto un folto gruppo di musicanti della nostra Banda, vestiti da pastori "d’altri tempi", prenderà parte all'ormai tradizionale manifestazione delle "Pastorelle", non solo nel comune di Darfo Boario Terme e paesi limitrofi, ma anche a Brescia città, invitati dall'Amministrazione locale, la quale ha proposto a parecchie Bande di esibirsi nelle vie del centro suonando le caratteristiche melodie del S.Natale.

DOMENICA 21 DlCEMBRE 1997 di pomeriggio saremo a Bresia.

MERCOLEDI' 24 dal primo pomeriggio sino a notte fonda suoneremo allietando l'attesa del S.Natale nei ricoveri di BoarioTerme e Piamborno, nell'ospedale di Vallecamonica, e in tutte, o quasi, le frazioni del nostro Comune.

 

IL CONCERTOAUGURALE

Verrà eseguito nel rinnovato teatro S. Filippo di Darfo.

DOMENICA 28DICEMBRE 1997 alle ore 20,45

Il "Concerto Augurale 1997" non poteva mancare visto che è l'appuntamento più importante della Banda Cittadina da molti decenni e come sempre avrà un repertorio completamente rinnovato, nel quale non mancheranno i brani classici, ma nemmeno quelli musicalmente particolari od insoliti per una Banda, come ad esempio una partitura che richiederà la collaborazione musicale della pianista Baiguini Francesca.

Al termine dell'esibizione tutti i partecipanti saranno invitati dalla Banda stessa e dall 'Amministrazione Comunale al Brindisi Augurale che si terrà nella sede della nostra associazione (ex. convento di via Quarteroni).

 

SOLIDARIETA' PER I TERREMOTATI

SABATO 3 GENNAIO alle ore 20.45 presso il Centro Congressi di Boario Terme

MARATONA MUSICALE, si esibiranno Banda Cittadina e Coro ANA di Darfo Boario Terme.

13 Il gioca e vinci

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