60 La disfatta di Capo di Ponte - 21 settembre1975
Come tutte le associazioni di tipo volontaristico, anche la nostra banda alternò “alti” e “bassi”, momenti cioè dove tutto andava per il verso giusto e altri nei quali sembrava che nulla fosse al posto giusto.
Dopo esserci soffermati su episodi positivi, ne citiamo uno che lo è un po’ meno e cioè quello che abbiamo classificato, forse esageratamente, parafrasando l’episodio ben più grave della prima guerra mondiale, “la disfatta di Capo… di Ponte”.
La nostra banda si trovò nel 1975 in una profonda crisi generazionale dovuta alle divergenze fra giovani e anziani che portò alla sostituzione, piuttosto precipitosa, del maestro Giuseppe Salvini con il maestro Giulio Bendotti.
Il “Beppe” aveva iniziato già da qualche tempo un rinnovamento del repertorio, ed era ben accetto dai giovani della banda, quasi tutti suoi allievi.
Il consiglio era formato prevalentemente da persone con parecchi anni di militanza nella banda, con quindi con una concezione più tradizionalista sull’attività dell’associazione e quando per gravi motivi di salute il maestro Salvini dovette abbandonare, chiamarono il maestro Bendotti quale sostituto.
La nostra Banda al raduno bandistico di Pisogne
Il nuovo maestro, avendo a disposizione solo due “scuole” per provare i pezzi che la banda avrebbe eseguito da sola al raduno di Capodiponte, fece tutto quanto gli fu possibile.
Durante la sfilata per il paese la banda si difese bene, anche se con l’assenza di qualche musicante; il bombardino e vice maestro Vittorio Alberti si era ammalato il giorno prima (… dice lui), ed altri musicanti, che facevano parte anche della Fanfara dei Bersaglieri di Valle Camonica, non erano ancora giunti da Brescia, dove in mattinata avevano sfilato al loro raduno nazionale. Giunto il momento di salire sul palco dunque non si era al completo ma si dovette suonare ugualmente e, dopo entrate fuori posto, tentennamenti, stonature, attacchi mancati, solo Dio sa come si terminò il brano (Sinfonia n. 40 di Mozart) con il maestro Bendotti giustamente arrabbiato al punto tale da rassegnare immediatamente le dimissioni che confermò per iscritto al Presidente Ducoli i giorni seguenti.
Il maestro Bendotti interpretò questa serie di circostanze come una congiura contro la sua figura, ma noi sappiamo che non fu così; anche perché egli era già stato direttore della nostra banda in due occasioni precedenti e per periodi abbastanza lunghi tanto da guadagnarsi la stima di molti musicanti. Nonostante ciò se ne andò e venne sostituito dal Maestro Giovanni Ligasacchi di Brescia.
Capo di Ponte 21/09/1975 - Convegno Bande Musicali Valle Camonica