Per contro altri strumenti sono invece andati persi, come la famiglia dei flicorni: i flicorni contralti sono stati sostituiti dai corni, i tenori e baritoni (bombardini) hanno lasciato il posto al più sonoro euphonium, i tuba hanno soppiantato i flicorni bassi. Resta tuttavia la sporadica presenza del flicorno soprano, a volte usato come solista.
Altre famiglie si sono invece arricchite. Ne è un esempio la sezione delle percussioni che oggi, oltre ai tradizionali cassa piatti e tamburello, vede al suo interno timpani, xilofono, vibrafono, campane tubolari, batteria e un’infinità di altri strumentini.
Si può riscontrare anche una notevole evoluzione nella famiglia dei legni: 150 anni fa prevalevano infatti gli ottoni, oggi invece i clarinetti sono la base dell’organico e, nonostante si siano persi alcuni piccoli legni quali il “sestino” o il “terzino”, hanno guadagnato importanza i “legni bassi”, ossia il clarinetto contralto e il clarinetto basso.
Insomma, il nostro organico in questi anni è stato orientato verso l’organico ormai internazionale della “symphonic band”, anche se per completarlo ci manca sempre quel benedetto fagotto!
Vittorio Alberti