Nella mia carriera pluritrentennale di bandista sono stato anche un saxofonista (o perlomeno ci ho provato) e in questa veste ho avuto modo di conoscere le tribolazioni, che a volte sconfinano nello sconforto, che i suonatori di tale strumento provano sovente cercando un'ancia decentre tra quelle di un pacchetto appena aperto.
Ognuno di noi ha attinto in diversa misura all'esperienza dei colleghi più esperti o anziani o a leggende popolari della tradizione "saxofonaria", speranzoso di migliorare la situazione di questi preziosi (visto il costo) e indispensabili (almeno per chi vuole emettere un suono) attrezzi.
Fra le tante metodologie e i tanti trucchi che ho sentito nella mia carriera per "addomesticare" o far durare di più un'ancia, non mi ero mai inbattuto in quella descritta da questo articolo pubblicato sul bel sito "Faroinmusica" della Banda di Faro Superiore in provincia di Messina.
Vi riporto il link in maniera da dare la possibilità a tutti i saxofonisti ansiosi di sperimentare "nuove alternative", di provare questa nuova "dritta" :
http://www.faroinmusica.altervista.org/sito/ancia.html [1]
..... poi fatemi sapere come è andata, si sa mai che mi venga buona, visto che il sax in casa ce l'ho ancora ....